Editoriali — 16 Aprile 2016
Sui convogli di Trenord arrivano i primi vigilantes armati pagati dalla Regione Lombardia per garantire la sicurezza. L’assessore Sorte: “Sulla sicurezza il governo è latitante”.
Da ieri sui convogli Trenord, a vigilare sulla sicurezza saranno cento vigilantes armati, voluti dalla Regione Lombardia per evitare episodi di violenza ai danni dei passeggeri. “Parte Da Bergamo, Treviglio e Como il nuovo piano sicurezza Trenord voluto dalla Regione. – scrive in una nota l’assessore a Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte – Il Governo non batte un chiodo. Sulla sicurezza è completamente latitante, benché la responsabilità sia tutta nelle sue mani. La Regione fa supplenza, nell’interesse dei cittadini, perché la sicurezza di chi viaggia e dei lavoratori impegnati ogni giorno sui treni e nelle stazioni, per noi, e’ al primo posto”.
Il prefetto ha autorizzato il personale privato, dopo aver seguito un apposito corso, ad operare armato sui treni e nelle stazioni. Ad essere coinvolte le linee che viaggiano sulle direttrici Milano-Bergamo, Treviglio-Varese e Como-Monza. Della sicurezza sulle ferrovie locali si discute dallo scorso giugno, quando il capotreno Carlo Di Napoli fu gravemente ferito ad un braccio a colpi di machete da alcuni membri di una gang latina. Per ora i vigilantes armati sono solo sei ma nei prossimi mesi diventeranno cento. Costo dell’operazione? Otto milioni di euro, in gran parte versati dalle casse del Pirellone. La presenza dei vigilantes sui treni regionali non è un’assoluta novità: già con Expo si erano visti all’opera, ma non erano armati. “Un’iniziativa bella e utile – ha scritto su Facebook il governatore Roberto Maroni – così si aumenta la sicurezza di chi viaggia e si combatte l’evasione di chi non paga”. “Mettiamo guardie armate sui treni della Lombardia per aumentare la sicurezza dei viaggiatori e degli operatori”, ha scritto allegando l’articolo di Repubblica che riportava la notizia”
Fonte Fanpage