18-04-2016 – Salve a tutti, dinamiche meteorologiche che iniziano a prendere corpo anche nel Mediterraneo, secondo previsione ormai formulata da qualche giorno. Penisola italiana ancora al caldo, sebbene senza i picchi eccezionali inizialmente preventivati. Unicamente l’estremo sud, in particolare la Sicilia, ha sperimentato i 30° C nella giornata odierna, altrove le temperature, sebbene sopramedia, si sono mantenute tra i 25° C e i 30° C, con nuvolosità sfrangiata al centro e locali temporali, anche piuttosto intensi, nelle alte pianure piemontesi e lombarde, al limitare del settore prealpino…….. (fig.1)
fig.1
L’instabilità nelle regioni nordoccidentali è generata da un minimo di pressione al suolo centrato sulla Svizzera, in successiva discesa verso l’Adriatico settentrionale, che contribuirà e generare altri rovesci nel nordest e sulla Romagna in nottata.
In sostanza quindi, appare alquanto blando, rispetto alle previsioni iniziali, l’avvento della seconda ondata di caldo e si conferma il periodo attuale come il più caldo del mese probabilmente.
A seguire infatti, sempre più confermato il periodo fresco e perturbato in arrivo a partire dal giorno 23, con una imponente saccatura artica in entrata nel Mediterraneo proprio il giorno 25 (fig.2).
fig.2
A scala emisferica appare ancora più importante lo stravolgimento degli assetti barici esistenti in Artico, causato dalla iniziale puntata dell’anticiclone delle Azzorre e dalla successiva partecipazione delle altre onde planetarie in un three waves pattern (fig.3).
fig.3
In tale contesto, nei giorni 24, 25 e 26 sono da contemplare, per il territorio italiano, una sequenza di temporali, spesso accompagnati da grandinate e colpi di vento, in discesa da nord a sud. Altrettanto vistoso sarà l’abbassamento delle temperature previsto per il periodo considerato quando praticamente tutto il territorio italiano potrebbe finire sottomedia termico. Ecco gli “spaghetti” di Roma, dove è presente anche una veloce rinfrescata correlata al passaggio in Adriatico del vortice freddo ora sulla Svizzera (fig.4).
fig.4
A seguire ancora, c’è incertezza in merito all’esatta traiettoria della colata artica, le cui appendici sembra possano comunque continuare a interessare le nostre regioni in un contesto a scala emisferica in cui il VP appare costantemente sotto attacco e, soprattutto, in cui l’Europa occidentale, in particolare il Regno Unito, sembra possano sperimentare una primavera davvero fredda e perturbata, con un corposo lobo del VP stesso in split nel mare nel Nord (fig.5).
fig.5
Stesso trend anche nel finale di emissione del modello americano, dove l’Artico sembra ormai terra di conquista anche alle quote troposferiche da parte degli anticicloni correlati allo slancio delle onde planetarie (fig.6).
fig.6
Parte centrale della primavera che si annuncia piuttosto fredda e molto instabile quindi, sia per l’Europa occidentale, sia per il Mediterraneo, da venerdì inizieremo a verificare la veridicità di simili previsioni.
Ciao ciao
Ilario Larosa (meteogeo)