Dopo il forte vento da est di sabato scorso, è il turno del vento da sud per la Valpadana, il cosiddetto MARINO, abbastanza comune tra la primavera e l’estate.
Ecco la situazione eolica prevista per il pomeriggio di giovedì 23 aprile sul nord Italia.
La fascia appenninica ligure e tosco-emiliana sarà interessata da un forte vento di matrice meridionale, che non sarà fautore di maltempo come spesso accade, bensì tenderà a limitare l’escursione termica tra il giorno e la notte, portando al massimo qualche nube orografica sui crinali più elevati.
Come si può notare, la corrente meridionale nei bassi strati sfonderà anche su buona parte della Pianura Padana, con intensità DECRESCENTE da sud a nord.
In altre parole, le zone di pianura poste vicino all’Appennino avranno un vento meridionale anche forte, che tenderà a stemperarsi salendo verso nord in direzione delle Alpi.
Si tratta del vento di MARINO, abbastanza frequente sui versanti padani dell’Appennino Ligure e Tosco-Emiliano in occasione di transiti perturbati più o meno intensi sulle Alpi. Diamo un’occhiata alle sue caratteristiche salienti e ai meccanismi che comportano la sua attivazione.
Con l’arrivo della parte avanzata della primavera e poi ancor di più con la stagione estiva, il vento di Marino risulta spesso protagonista del tempo nelle regioni di bassa Valpadana, risultando secco e rafficato. Esso trae origine quando sull’Italia è attiva una circolazione eolica di matrice prettamente meridionale e rappresenta a tutti gli effetti quella caratteristica ventilazione che soffiando tra Toscana e mar Ligure, tende a presentare lungo i versanti costieri le proprie caratteristiche più umide e durante l’estate anche afose.
Una volta varcato l’Appennino la ventilazione meridionale tende a subire un processo di compressione adiabatica che comporta un impoverimento della massa d’aria dall’umidità e un suo surriscaldamento, dando origine al vento di Marino. La stessa ventilazione sull’est dell’Emilia Romagna e poi lungo tutte le regioni del versante adriatico prende il nome di Garbino, ed è responsabile di repentini surriscaldamenti della temperatura che durante il periodo estivo possono divenire importanti e sensibili.