Chi segue su Facebook le mie analisi, sa che di solito a Ferragosto pubblico la mia prima idea per la stagione invernale, che poi affino entro la fine di ottobre, e che attorno alla metà di febbraio pubblico la mia prima idea sull’estate, che poi perfeziono entro la fine di aprile.
In un precedente articolo ho già esposto come immagino andrà la primavera: http://www.meteoservice.net/come-sara-la-primavera/ ed eccoci dunque pronti a guardare all’estate, sulla scorta del modello stagionale che allo stato attuale della conoscenza scientifica si dimostra essere il più affidabile a intuire le tendenze stagionali.
Ebbene, come mostra la mappa delle anomalie attese sul comparto europeo e, in particolare, sulla nostra penisola, vediamo chiaramente che il trimestre giugno-luglio-agosto non vedrà significativi e prolungati scostamenti dalla norma stagionale. Con buona pace dei soliti catastrofisti, non vivremo dunque prolungate anomalie termiche positive ma anzi, le fasi calde oltre la norma saranno di breve durata e compensate da piacevoli momenti più freschi tipici di un’estate calda come è giusto che sia ma senza eccessi.
Il tutto, a motivo del prevalente flusso ondulato atlantico o nordatlantico e della presenza dell’anticiclone delle Azzorre che prevarranno di gran lunga sugli scambi meridiani e sulle rimonte dell’alta pressione subtropicale nordafricana, in linea con quello che avverrà durante la stagione primaverile.
Per esperienza, ad una tale distribuzione del campo termico, si associa una piovosità leggermente superiore alla norma nella stagione estiva, come ben confermato dalla mappa delle anomalie pluviometriche, che saranno fra il 20 e il 40% in più sul nordovest e sul versante tirrenico centro-settentrionale e in linea con la norma o poco superiori sulle restanti regioni. Questo proprio a motivo del prevalente flusso portante occidentale.
Fra un paio di mesi perfezionerò questa prima idea generale, ma vedremo che la tendenza effettiva si discosterà di poco da quella qui proposta, stante la notevole performance di questo modello stagionale.
Marcello Mazzoleni
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