Lo dice il presidente. Tlc interrotte, “ancora impossibile bilancio”, dichiarata emergenza.
Vanuatu, l’isola del Pacifico devastata dal super-ciclone Pam che ha distrutto o danneggiato il 90% delle abitazioni di Port Vila, deve “ripartire”. Queste le parole del presidente, Baldwin Lonsdale, di ritorno da Sendai, nel nordest del Giappone, dove stava tenendo una conferenza sul disastro che ha causato almeno 3.300 sfollati mentre per ora il bilancio delle vittime accertate è di 24 morti.
E’ rimasta senza casa la maggioranza della popolazione di Vanuatu, nel Pacifico, devastato ieri dal superciclone Pam: ha detto ieri, in collegamento video con la Bbc dal Giappone, Lonsdale, che ha reso noto di aver dichiarato lo stato di emergenza e che descritto la tempesta come un “mostro”. “La maggioranza degli edifici è stata distrutta, come la maggioranza delle case, delle scuole, dei servizi sanitari”, ha quindi dichiarato Lonsdale, con la voce rotta per la commozione.
Anche se non è ancora possibile fare un bilancio delle vittime – finora si parla di 8 morti e di una trentina di feriti -, perché le comunicazioni fra le isole sono interrotte, si teme che posaano essere molte e che interi villaggi siano stati distrutti.
Il presidente Lonsdalem sabato ha lanciato un appello alla comunità internazionale per “aiuti urgenti” a causa della devastazione causata dal ciclone Pam sul piccolo Stato nel cuore del Pacifico. A Sendai, in Giappone, per la “Terza conferenza mondiale dell’Onu sulla riduzione del rischio di disastri naturali”, Lonsdale ha detto “di parlare con un cuore straziato. Non so quale sia stato l’impatto del ciclone: faccio un appello a nome del governo e del popolo per un aiuto e un sostegno contro questo disastro”.
Considerato da molti come il “Paese più felice al mondo”, Vanuatu, nel profondo Pacifico, avrebbe in base alle prime notizie subito pesanti danni e decine di vittime a causa della forza del ciclone. Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha riferito di aver incontrato Lonsdale per esprimere cordoglio e solidarietà, riferendo che il Palazzo di Vetro è pronto a inviare le squadre di pronto intervento verso le isole del Pacifico. Prevenire il disastro è “interesse di tutti”, ha affermato Ban, sollecitando una migliore assistenza e più garanzie per le persone più povere e più deboli del mondo. I leader delle isole del Pacifico hanno espresso a Sendai, come prevedibile, i timori per gli effetti sempre più pesanti del global warming: i livelli del mare aumentano e le tempeste sono più frequenti e devastanti. A Vanuatu, ad esempio, vivono 260.000 persone su un arcipelago fatto di 83 isole, esposte al rischio di terremoti, tsunami e cicloni.