Ricordate i tre settori a rischio precipitazioni che avevamo individuato in questo articolo di qualche giorno fa? Ebbene, il naturale proseguimento dell’evoluzione prevista per oggi, giovedì 28 aprile, sulle regioni centrali, si ripeterà domani, venerdì 30 al sud, pur se con qualche variante. La lunga linea di perturbazione nata in Mediterraneo per separare l’aria polare marittima in arrivo dal nord Europa con quella più temperata che la intercetta risalendo dal medio Atlantico, si porterà a cavallo del nostro meridione.
Anche in questo caso le correnti in quota (leggi ramo ascendente del Getto Polare) saranno particolarmente intense e favoriranno l’invorticamento dell’aria dunque la formazione di ammassi nuvolosi anche di tipo convettivo.
Secondo le ultime simulazioni elaborate dalla modellistica numerica, l’asse dei rovesci, corrispondente ad una lunga linea di confluenza nei bassi strati, si posizionerà probabilmente tra la Calabria centrale, la Basilicata e la Puglia centro-meridionale, pur con qualche acquazzone che potrà sfuggire nelle zone adiacenti, in particolare sul sud della Campania. Il target previsto per i fenomeni è tra la notte e la mattina di venerdì.
A seguire la perturbazione si allontanerà ma la massa d’aria rimarrà stratificata in modo instabile. Un’instabilità che poi nel corso del pomeriggio si renderà concreta favorendo lo sviluppo di nuovi addensamenti, questa volta a carico delle zone interne e montuose, non solo del sud peninsulare, ma anche del centro e, seppur in modo minore e con fenomeni solo isolati, anche sull’Appennino settentrionale fino al tratto Ligure. Tempo variabile e ventoso ma probabilmente asciutto invece sulle Isole Maggiori.
Il profilo termico si manterrà pressochè invariato, pur con una leggera flessione dei valori massimi del giorno sulle regioni centrali adriatiche e al sud.
Luca Angelini per Meteoservice.net