Dato che l’argomento caldo è già super-inflazionato, ho raccolto le richieste di diversi utenti predisponendo un’analisi probabilistica su quello che potrebbe succedere dopo ovvero: quanto durerà e soprattutto a quando una rinfrescata?
L’immagine satellitare di questo pomeriggio (mercoledì 3 giugno) ci suggerisce l’attuale posizione dei principali soggetti sinottici. Al n.1 non poteva esserci che lui, l‘anticiclone euro-atlantico fautore di questa prima ondata di caldo dell’estate. Come potete notare, la cupola si presenta schiacciata (a forma di ellissoide), per via della pressione esercitata a sud dalla presenza di un campo di basse pressioni facente capo ad un vortice centrato sull’Anatolia e a nord dalla spinta operata da una saccatura polare imperniata su vari minimi di pressione che dall’Atlantico settentrionale crea un intenso gradiente lungo la linea azzurra (fronte freddo). In questo settore sono infatti individuabili i massimi di vento appartenenti alla Corrente a Getto Polare.
Tra questi minimi preme far notare il n.3, che nei prossimi giorni si approfondirà e si porterà sulle Isole Britanniche. La spinta trasversale operata dai massimi di vento in quota non farà altro che inclinare i soggetti sinottici lungo i paralleli. In questo modo l’anticiclone finirà sul centro Europa, rimanendo bloccato tra il vortice n.2 e un Upper Level Low in Atlantico (vortice in quota n.4 in figura), quindi costretto a scaricare in loco la sua potenza apice del’ondata di calore (6-7 giugno).
Frattanto l’Atlantico sfornerà una seconda pulsazione anticiclonica, ma questa volta molto più ad ovest, tanto da scalzare il minimo n.4 che finirà per andare in fase con il vortice n.3 pronto ad accorparlo all’altezza delle Isole Britanniche e non è tutto: l’altro vortice (quello sull’Anatolia) rimasto fino ad allora “parcheggiato in loco” sfrutterà l’incipiente calo di pressione sull’Europa per tentare di andare anch’esso in fase con la saccatura britannica (nel frattempo trasferitasi sulla penisola Scandinava, vedi seconda figura carta multimodel ensemble).
La manovra causerà un rapido indebolimento dell’anticiclone europeo, che verrà probabilmente trafitto da una perturbazione tra domenica 7 e lunedì 8 giugno. La coda di questa perturbazione dovrebbe riuscire a lambire l’Italia, causando una progressiva tendenza temporalesca a partire da lunedì 8, con annessa una certa rinfrescata, sufficiente per lo meno a riportare il profilo termico su valori prossimi alla media stagionale.
Come vedete dalla figura in basso però, proprio in concomitanza con la caduta dell’alta pressione, la predicibilità si degrada rapidamente, non permettendoci di proseguire il nostro excursus. Sarà nostra cura tornare su questo scottante” argomento non appena gli elementi prognostici ci permetteranno una migliore attendibilità.
Luca Angelini per Meteoservice.net