Tre grandi protagonisti della scena si spartiscono in queste ore lo scacchiere euro-atlantico, risultando determinanti per il tempo del nostro Paese: il primo è un vortice di bassa pressione, con minimo principale nei pressi dell’Albania, che influenza con moderate condizioni di instabilità e afflusso di aria moderatamente fredda le nostre regioni meridionali. Il secondo è un campo di alta pressione che dall’Atlantico ha lanciato un amo verso la Scandinavia per saldarsi con il terzo soggetto, un anticiclone puntato sulla Russia europea.
Ora questo equilibrio verrà spezzato dall’inserimento di una saccatura nord-atlantica che ha già fatto breccia dall’Islanda, inviando una perturbazione alla volta delle Isole Britanniche. La pressione esercitata ai fianchi di questa saccatura dalle due componenti anticicloniche, tenderà favorire un processo di ciclogenesi all’ingresso della perturbazione sul Mediterraneo, che avverrà domani (sabato) dalla porta di Carcassonne con destinazione isole Baleari.
In questo modo, nel weekend e fino a lunedì 16 marzo, accadranno due fatti nuovi: in partenza si nota vede sull’Italia un ribaltamento dei flussi portanti, che si orienteranno dai quadranti meridionali. Questi ultimi si presenteranno a curvatura ciclonica in un primo tempo sul nostro centro-nord, dove dunque a partire dal weekend è previsto un generale peggioramento, mentre indurranno ad un aumento del geopotenziale sul nostro meridione, che dunque uscirà dalla lunga fase instabile della settimana al termine.
Nei primi giorni della prossima settimana poi, il flusso derivato si presenterà sull’Europa centrale con componente retrograda e trascinerà lungo al cinghia di trasmissione dell’alta russa, un ulteriore nucleo depressionario che confluirà nella depressione mediterraneo mantenendola attiva almeno sino a martedì 17.
Avrete certamente compreso che per l’Italia si tratta di una situazione volta a generare frequenti condizioni di maltempo, che terranno banco, a fasi alterne, dal 14 al 17 marzo. A seguire, le elaborazioni numeriche d’ensemble, mediate su diversi modelli (multimodel ensemble, figura in alto), sembrano proporre l’inserimento di una nuova saccatura nord-atlantica verso il Mediterraneo occidentale, la quale potrebbe andare in fase tra il 18 e il 19 marzo con il vortice preesistente riattivandolo ma arretrando il suo centro d’azione verso la penisola Iberica. Per l’Italia si confermerebbero condizioni di tempo molto instabile ad eccezione dell’estremo sud, che potrebbe temporaneamente uscirne grazie al supporto di un asse anticiclonico afro-mediterraneo. Ma da est rimane aperta la porta di un secondo canale depressionario…