Riportiamo questo contributo:
Manca ancora piu’ di un mese, anzi 2 all’inverno astronomico, ma inizio il TD sull’Inverno prossimo venturo per chi ha voglia di analizzarne le prospettive, in queste fasi precedenti, e poi analizzarne i contenuti non appena partirà.
Lo comincio adesso perche’ ormai al 20 ottobre sono estrapolabili alcuni dati (anche se non precisi) che servono per “approssimare” i possibili comportamenti medi (l’andamento di ottobre, la zona ENSO, il flusso solare, la QBO e le storie annuali).
Quest’anno non riesco ad individuare una unicità (anzi si ma non la dico per evitare che i soliti idi.oti facciano dei paragoni uno a uno con cio’ che che invece deve essere un paragone climatico) e metto un mix di 3 inverni (che non dico) che mostrano, insieme, cio’ che mi attenderei, mediamente dal prossimo inverno.
Gli aspetti principali da individuare sono:
– una zona artica (Groenlandia e artico est-siberiano) con anomalie positive (AO negativa a 500hpa ma certamente anche al suolo, un VP mediamente debole)
– anomalie di conseguenza che si negativizzeranno su Siberia, Europa centrale, medio-basso Atlantico e west USA
– una situazione di Scand in zona variabile (tra negativo e positivo, quindi possibilmente molto dinamica e variabile)
Insomma un Inverno che anche da noi dovrebbe mostrarsi:
– Instabile e mediamente perturbato
– aperto a possibilità anche molto fredde su espansioni di alta presione su nord-Russia/Scand
– ma aperto anche a forti invasioni perturbate atlantiche e nord-atlantiche
– più “freddo” il nord che il sud (se si dovesse manifestare vicino a questa ipotesi, ma basta poco per avere distribuzioni diverse in Italia, troppo piccola)
– dicembre sembra poter avere una distribuzione simile ma molto meno “forte”, probabilmente vedra’ due fasi distinte.
Insomma un Inverno che non avrà niente a che fare con quello dello scorso anno, un Inverno che potrebbe fare l’Inverno con la I maiuscola per alcuni tratti del suo percorso.
Buon Inverno a tutti.