fig.1
Tale evoluzione, nei primi giorni della prossima settimana, dovrebbe proseguire una nuova risalita (novità!!) del promontorio africano, fino al ripristino di condizioni di caldo intenso, sebbene al momento non di lunga durata, ecco la carta per martedì’ 14 Luglio (fig.2).
fig.2
Come si vede dalla fig.2, l’isoterma di +20° C a 850 hPa si potrebbe nuovamente impadronirsi del territorio italiano, apportando una nuova ondata di caldo, questa volta più democratica, diffusa ovunque.
Sarà questo il trend dell’estate, ovvero continue puntate verso nord dell’anticiclone africano?? Sembrerebbe di no, o perlomeno non sembra debba essere sempre e solo così. Lo stesso modello europeo, da cui è tratta la fig.2, individua, per la fine della seconda decade, la partenza di una ondulazione più marcata, con annessa saccatura fresca artica, diretta verso i Balcani e in parte verso l’Italia (fig.3).
fig.3
Clima più fresco quindi e localmente instabile dopo metà mese quindi, anche troppo durante i passaggi da una configurazione all’altra, ne abbiamo avuto un esempio ieri. Rispetto a tale evoluzione; l”ultima emissione del modello americano però, che fino a ieri aveva avanzato con forza la possibilità di una fase fresca e instabile nella terza decade, appare nuovamente rivolta verso il caldo nel lungo termine, con la presenza di una goccia fredda e ovest della penisola iberica e rimonte calde da noi (fig.4).
fig.4
Risulta interessante però, analizzare le carte ensemble, dove l’emissione ufficiale viene verificata introducendo minime variazione ai parametri ufficiali, il dato grafico degli spaghetti in tal senso è interessante (fig.5).
fig.5
Dalla figura 5 si evince come l’elaborazione ufficiale, in merito alla possibilità di avvezioni calde dopo la metà del mese, si discosti parecchio dalle altre perturbazioni, che viceversa indicano al possibilità di avere un periodo addirittura sottomedia in termini di temperature previste nei bassi strati. A titolo di esempio, viene mostrata la perturbazione n.13 del modello americano, che inserisce una approfondita saccatura fredda diretta proprio verso l’Italia nella terza decade di Luglio (fig.6).
fig.6
Volendo divertirsi a contarle, ci sono ben 9 cluster “freddi” su 19 nella evoluzione mostrata dal modello americano per la terza decade.
Quale potrebbe essere quindi l’evoluzione del tempo per la seconda parte di Luglio e, più in generale, nei giorni a venire??
Riassumendo le principali fasi meteorologiche possibili nei prossimi 10-15 giorni, nelle linee generali è possibile distinguere i seguenti periodi:
1) Graduale aumento delle temperature a partire da sabato 11 al periodo intorno il 17-18 Luglio, con nuova possibile fase di caldo intenso intorno il 13-16 Luglio
2) Graduale instabilizzazione atmosferica nel bacino centrale del Mediterraneo, a causa ondulazioni più meridiane e presenza di saccature provenienti dall’Europa centrale, dal 19 al 24 Luglio, con brevi fasi di maltempo alternate a pause soleggiate non particolarmente calde.
Ovviamente, la seconda fase è quella più lontana e quindi meno affidabile. Per adesso, dopo due giorni abbastanza piacevoli dal punto si vista termico al centronord, è probabile che torni un pò di caldo, ma siamo in estate, è normale. Attenzione comunque alla terza decade, qualche sorpresa fresca non è affatto da escludere, ne riparleremo.
Ciao ciao
Ilario Larosa per Meteoservice.net