Curiosità dal Mondo & Misteri — 04 Luglio 2015

L’X-37B, il drone super segreto che per due anni ha volato attorno alla Terra, è finalmente rientrato. Ma che cosa abbia fatto lassù resta un mistero.

Venerdì 17 ottobre alle 18:24 ora italiana è atterrata, presso la base militare di Vandenberg, in California, una delle missioni spaziali più segrete di sempre. Si tratta dell’ X-37 B, una versione in miniatura e senza equipaggio dello Shuttle, che è in orbita attorno alla Terra dall’11 dicembre 2012. In totale ha volato per 675 giorni, un record.

Top secret. Che cosa abbia fatto lassù negli ultimi 2 anni resta un mistero. Ufficialmente il velivolo è un OTV, un Orbital Test Veichle, che la NASA avrebbe impiegato per testare nuove tecnologie. Quali? Non è dato saperlo. «La missione è top secret» ha dichiarato a Business Week il capitano Chris Hoyler, uno dei portavoce della US Air Force.
Lungo circa 9 metri e alto 3, l’X-37B è stato fabbricato dalla Boeing in collaborazione con la NASA, con la US Air Force e con la DARPA, l’agenzia della Difesa che si occupa di progetti speciali. Nel sito della Boeing si legge che il velivolo ha l’obiettivo di esplorare tecnologie utili alla realizzazione di veicoli spaziali riutilizzabili da impiegare in missioni di supporto a  lunga durata.

Quello che si sa per certo è che questa navetta robotizzata è stata portata nel cosmo da un razzo Atlas decollato in gran segreto da Cape Canaveral e che, una volta arrivato nello spazio, ha aperto il proprio pannello dorsale esponendo non meglio identificati strumenti scientifici.

 

Solo scienza? Hoyler ha spiegato alla stampa che l’X-37B è, di fatto, una piattaforma sperimentale che ospita lo stato dell’arte della tecnologia in diverse aree: dagli scudi termici per i veicoli spaziali alla modellazione ambientale, dal volo in autonomia allo sfruttamento dell’energia solare fino ai più complessi algoritmi per il controllo da remoto.

L’X-37B è un drone spaziale del Pentagono che è rimasto nello spazio per quasi 2 anni. Ma a fare che cosa? | US Air Force

Sui reali scopi del progetto sono state fatte le ipotesi più disparate: secondo Marco Caceres, un analista del Teal Group, l’obiettivo del Governo americano sarebbe quello di mettere a punto un velivolo per la sorveglianza elettronica più facilmente manovrabile nello spazio rispetto ai satelliti convenzionali. I più affezionati alle teorie complottiste ipotizzano invece che il Pentagono stia testando una nuova arma balistica in grado di colpire qualunque zona del pianeta direttamente dallo spazio.

 

Il Pentagono sta comunque progettando un futuro per X-37B: gli spazio-plani, fino a oggi ne sono stati costruiti 2, verranno infatti ospitati in due hangar del Kennedy Space Center precedentemente utilizzati per la manutenzione degli Shuttle.

 

focus.it

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