Le incertezze di febbraio contemplano elementi più favorevoli ad un declino della stagione che a sue esplosioni. Nulla è certo, appunto, e tanto meno sono escluse possibilità che il mese possa sfoggiare il miglior inverno nel corso della sua seconda parte. Certo è che il percorso che ci conduce alla sua metà, in relazione a visioni fredde di burian e similari, non mi pare particolarmente entusiasmante. Continuiamo e, ahimé, continueremo, a vedere sulla rete analisi e deduzioni cervellotiche ed astratte sul futuro, associate a previsioni soggettive e fantasiose, che scomodano stratosfera, indici e via dicendo, assimilabili più alle stupidaggini di oroscopo, carte, astrologia e magia, che alla osservazione seria e razionale, ma pazienza. Limitandoci, invece, all’esame dei modelli, e, andando ad osservare forecast di medio-lungo, in questi ultimi run, ci tocca, addirittura, di vedere, in preparazione, un profilo rossbyano, si frenante per il VP, ma che vede l’affondo del medesimo in pieno oceano, e con la conseguenza di una bella rimonta sub-tropicale proprio su europa occidentale e mediterraneo. In primis è GFS che ci fa questo regalino. Il medesimo, dopo una fase di transizione, più o meno zonale, per l’inizio della settimana prossima vede infatti, per come nel disegno rappresentata, questa evoluzione. Fortuna (per i freddisti) e sfortuna (per i caldisti) che non tutti i modelli la pensano nello stesso modo, perché c’è anche chi, come ECMWF, vede detta rimonta più spostata ad ovest (vedi il confronto tra le linee rappresentative di una ipotetica isoipsa) e, dunque, associata ad un contesto nettamente diverso e di infiltrazioni fredde instabili. Ma è un fatto, tralasciando i sogni, per ora, di sconvolgimenti favorevoli al generale inverno e riposti, quasi certamente oramai, nella seconda parte di febbraio, che il breve lungo potrebbe configurarsi come una fase in cui il grande freddo dei sogni, più che avvicinarsi, si allontana…
Pierangelo Perelli