Riguardo al cambio meteo della prossima settimana ed alla possibilità di un afflusso freddo da oriente i soliti noti non potevano non sbracciarsi a suon di titoloni che parlano di burian e di un afflusso freddo tra i più intensi degli ultimi anni. In verità cos’è il burian, se lo so io che sono un semplice appassionato, lo dovrebbero sapere a maggior ragione coloro che fanno servizio meteo e che si definiscono meteorologi. Per cui stendiamo il solito velo pietoso, ancora una volta riflettiamo su certo tipo di informazione, e portiamo pazienza. Si, è vero; i medesimi titoloni raccolgono consenso, fanno cassa di risonanza e cosa esprimono si diffonde a macchia d’olio su altri notiziari e tra la gente. Non solo; raccolgono un seguito giornalistico e popolare che supera quello che raccolgono notiziari in cui la meteo viene meno strapazzata e trattata in ben altro modo. Per cui, sul piano del marketing, coloro che li scrivono sanno ben operare, rivelando, in tal senso, un merito che molti, tra l’altro, tendono anche sottolineare. C’è un problema, però; i meriti della scienza, così come dell’arte, non c’entrano nulla con il marketing. Non è il marketing che crea i meriti di scienza e di arte. La buona scienza è quella che scopre e racconta il vero, la buona arte è quella che regala messaggi e valori universali; e senza che con tutto questo c’entri minimamente il marketing. Venendo a cercare di trattare la meteo per quello che è osserviamo che i vari modelli meteo, con le loro ultime emissioni, stanno descrivendo una settimana prossima all’insegna di un afflusso freddo continentale ancora in fase di esame, sia per quanto riguarda la direzione che l’intensità. E’, comunque, assi improbabile che si abbiano giorni di burian e di noccioli freddi dalla russia capaci di scatenare bufere di neve generalizzate. Mai dire mai, ma le carte attuali, a meno di cambiamenti futuri, parlano chiaro. E parlano di una normale fase fredda, climaticamente in linea con il periodo, fatta della classica sbuffata da est e di correnti balcaniche. Di fatto il grosso della massa fredda sembra destinato a longitudini che stanno a est e sembra che la nostra penisola debba essere interessata solo da una sua diramazione. Vedremo. Se poi qualunque sbuffata fredda fatta di venti orientali corrisponde al burian allora diciamo pure che arriva il burian; fa più effetto. Il disegno, riferito alla situazione generale prevista intorno ai giorni 6/7, ci racconta della significativa irruzione artico continentale destinata a balcani, mar nero ed egeo, e del coinvolgimento parziale della nostra penisola mediato da una diramazione in spinta retrograda, probabilmente destinata poi a perdere contatto con la grande irruzione sull’europa orientale. Merita attenzione, su un piano teorico/didattico, la contrapposizione, segnata dalle due frecce viola, tra il grande flusso zonale ovest-est disposto molto a nord dal muro anticiclonico in estensione verso est o nord-est ed il flusso anti-zonale che, di conseguenza e per ragioni dinamiche, in questi casi si sviluppa alle basse latitudini…
Pierangelo Perelli