Che l’africano stia tentando uscite poco convincenti e si presenti, per il momento, arrendevole, non ci dispiace affatto. E questo a dispetto di certe pseudo-previsioni relative alla settimana in corso, fatte di africanate ed onde di calore sostenute cocciutamente da pseudo-climatologi, a parere mio e non solo, dubbi ed inaffidabili. Bastava guardare le carte per sapere che, come dico da una decina di giorni, l’africano non avrebbe aggredito l’italia più di tanto. Guai a suggerirlo a detti climatologi; apriti cielo. Ma ho avuto ragione io, quale semplice appassionato, e hanno avuto ragione vari meteorologi veri e tutti coloro che le carte le sanno leggere. D’altra parte quei certi climatologi sono convinti da una decina d’anni che sia in atto l’arrivo di una era o mini-era glaciale; dicono anche di avere i dati che lo testimoniano, ma, in verità, temo che di dati seri abbiano ben poco e anche che detta glaciazione dovranno aspettarla per un bel pò. Archiviata questa introduzione doverosa al fine di mettere valori e non valori al posto che a loro compete notiamo che l’attuale onda positiva andrà trasferendosi, indietreggiando anche di latitudine, verso levante, ad aprire ad un cambiamento significativo che, tra la fine della settimana ed i primi giorni della prossima, sosterrà la mobilizzazione ed il transito, da sud-ovest a nord-est, di una saccatura e di un passaggio di aria più fresca ed instabile, segnatamente sul centro-nord. Dopo questo importante episodio ed in dirittura di metà mese l’africano, poi, caldeggiato dal rinnovarsi del solito pantano oceanico-iberico-marocchino in veste di semi cut-off, proverà a rialzare la testa nel tentativo di bloccare l’atlantico ed instaurare una azione più diretta ma, per come dicono le ultime emissioni modellistiche, ancora una volta con parziale o scarso successo in quanto di nuovo reso vulnerabile da forcing occidentali o nord-occidentali. La bella immagine della situazione prevista in quota ed al suolo relativa all’inizio della seconda metà del mese e che ci fornisce ECMWF, infatti, è eloquente nell’indicare il rialzo azzorriano in oceano e la spinta settentrionale destinata ad affondare in mediterraneo occidentale e a forzare il tentativo di blocco a levante. Naturalmente, poiché siamo sempre nell’ambito di contesti possibili o probabili, ci auguriamo che detto trend trovi conferme future. Il mio disegno mostra la situazione di lunedì-martedì 16-17 maggio mentre la simbologia vuole rappresentare il trend evolutivo dei giorni e delle ore precedenti che, a detta situazione, conduce…
Pierangelo Perelli