I moderati segni di crisi del sub-tropicale si confermano ed acquisiscono i contorni di un possibile break di metà mese. Una tale possibilità si collega ad un cambio di circolazione generale, inquadrabile proprio intorno al ferragosto, che vede l’attivarsi di un forcing ovest-est e di una inclusa deformazione del jet stream favorevole al concretizzarsi di una avanzante saccatura atlantica. Prima di detto cambio circolatorio e a dettare il tempo di questi giorni e dei prossimi è una fisionomia meteo di segno quasi opposto, simil antizonale e, a sua volta, non così stabile in virtù di associate infiltrazioni in quota di matrice settentrionale od orientale. Una tale fisionomia, evolutiva in senso retrogrado, è marcata dal possibile moto est-ovest di una circolazione vorticosa in quota che può, fino a coinvolgere più direttamente i settori adriatici, mantenere il quadro di un contesto abbastanza estivo ma, nel contempo, associato ad instabilità variamente distribuita e prevalentemente diurna. La medesima situazione attuale e dei prossimi giorni è alimentata dal fatto che il grande getto muove da ovest o da sud-ovest verso est o nord-est alle alte latitudini risultando distante ed estraneo rispetto alle basse latitudini, in questo modo libere dalla spinta occidentale. Ma, come detto, intorno a metà mese, si profila un rientro di tale spinta, un abbassamento del fronte polare e del getto e il possibile instaurarsi di una configurazione a correnti occidentali, anche eventualmente e più o meno temporaneamente cicloniche. La certezza di un vero guasto nei primi giorni della seconda metà del mese, da considerare soprattutto per il centro-nord, è, peraltro, ancora tutta da confermare giacché ipotesi di frenate per resistenze sub-tropicali o costrizioni del flusso a latitudini non così basse non possono essere ancora escluse. Ma è un fatto che, in generale, un minimo di segni di crisi della stagione o del medesimo insistente sub-tropicale, appare evidente. Il disegno indica la situazione prevista in quota intorno ai giorni 14/15; la medesima situazione mostra la circolazione vorticosa ancora presente sui balcani quale residuo del contesto precedente simil antizonale e destinata ad aggancio da parte del nuovo flusso occidentale mentre la saccatura sul golfo di biscaglia in moto verso est o sud-est è espressione del nuovo quadro circolatorio in evoluzione e di matrice zonale. Per come poi rappresentata dalla simbologia tale evoluzione è, dunque, quella che tende a sostituire la precedente circolazione di segno simil retrogrado (freccia viola grande tratteggiata in sovraimpressione rappresentativa del jet stream) con la nuova di segno atlantico (freccia grande viola)…
Pierangelo Perelli