Il ritorno di un pò di inverno in questa prima decade di gennaio stimola la curiosità riguardo a come il tempo del mese proseguirà. Ebbene, come il mese proseguirà lo si può dire, approssimativamente, per i prossimi 5-7 giorni. Chi riferisce su come il mese sarà dalla sua metà in poi sa di dire qualcosa che sta tra la realtà e la fantasia. D’altra parte basta guardare i vari modelli e le varie ipotesi previsionali di lungo termine, che, decisamente, lo stesso lungo termine non lo chiariscono affatto. Almeno da qui alla metà di gennaio, invece, in termini di tendenza generale qualcosa di credibile lo si può dire. E si può dire, sostanzialmente, che il tempo mediterraneo sarà un tempo i cui destini sono affidati, più o meno, all’influenza di un’alta pressione decisa a consolidare i suoi massimi in area continentale ed all’influenza del flusso settentrionale o nord-orientale che interessa l’europa orientale. Quello che risulta ancora di difficile interpretazione è quanto una delle due influenze tenderà a prevalere sull’altra o quanto il tutto obbedirà, più o meno, ad un sostanziale relativo compromesso o equilibrio tra le due componenti. Alcuni modelli, infatti, prospettano una ingerenza anticiclonica destinata ad ostacolare ogni possibile sbuffata fredda da est o da nord-est, mentre altri disegnano scenari che vedono un certo richiamo di correnti continentali sin sul mediterraneo centro-orientale. La differenza tra le due prospettive è quella che corre tra un tempo più stabile e mite ed un tempo più freddo e più instabile, in primis sui settori adriatici ed al sud. L’irruzione in atto, a rapida evoluzione ed associata ad un veloce transito di instabilità, è immediatamente seguita da una apertura a correnti orientali relativamente fredde e destinate a mantenere le condizioni di un clima invernale e nella norma. A seguire, e per come detto, le stesse correnti fredde potrebbero insistere per qualche giorno ad interessare soprattutto adriatico e meridione o potrebbero essere gradualmente smorzate da una alta pressione intenzionata a spostare i suoi massimi verso sud-est. Al netto della possibilità di una certa insistenza del flusso dall’europa orientale il quadro generale, comunque, difficilmente tende a corrispondere a grandi afflussi freddi ed a situazioni di gelo. Tende invece a corrispondere, almeno sino alla metà del mese, ad una normale situazione climatica senza eccessi. Il dopo, poi, lo vedremo. Il disegno si riferisce alla situazione generale prevista intorno ai giorni 12/13 e mostra, con il supporto della simbologia, il contesto descritto di una situazione che vede protagonisti, più o meno influenti, l’alta pressione estesa sul continente, soprattutto sui settori nord-occidentali, e le correnti fredde su europa orientale e mediterraneo orientale. La stessa simbologia intende anche mostrare i profili di una situazione tendenzialmente più favorevole all’alta pressione e quelli di una situazione più favorevole alle sbuffate da est o nord-est…
Pierangelo Perelli