L’attesa delle azzorre può trovare soddisfazione ad iniziare da metà settimana, quando la circolazione attuale, parzialmente slegata dal grande flusso corrispondente al corso principale del jet stream e coinvolgente parte dell’europa occidentale, l’iberia ed il mediterraneo, sembra destinata ad essere sostituita da una nuova circolazione, proprio ad impronta azzorriana. Attualmente l’ansa negativa iberica che affonda sul vicino atlantico continua a costituire la sostanza di una situazione poco mobile e sostenuta da infiltrazioni oceaniche delle basse latitudini; ma la medesima, ora, tende a caratterizzarsi sempre di più, come onda mobile piuttosto che polo freddo ciclogenetico. Con lo spostamento, seguito da chiusura, verso est, della medesima circolazione ciclonica, la rimonta dell’africano, prevedibile nell’arco delle prossime 48 ore, viene a rappresentare, allora, non altro che una semplice onda positiva mobile e pre-frontale, destinata a fare da staffetta al peggioramento di metà settimana. Tra martedi e giovedi, infatti, la vorticità suddetta, non velocissima nel suo spostamento verso oriente, può attraversare il mediterraneo, apportando una ondata di variabilità, instabilità e temporali, in evoluzione da ovest ad est e da nord a sud. Ma si tratta, come detto, di una vorticità seguita da chiusura, ovvero da un seguito anticiclonico, che non è da onda mobile, ma da estensione azzorriana. Tra la linea viola e la linea rossa, simbolo di una isoipsa di riferimento, corre la differenza che corre tra la situazione in quota attuale e la situazione in quota, indicata anche dal disegno generale, prevista per metà settimana. Da questa evoluzione si può evincere la mobilizzazione del vortice iberico con il suo spostamento verso levante, via mediterraneo, e l’incipiente influenza azzorriana seguente (linee rosse), in un contesto evolutivo generale tutto sostenuto da un ridisegno del jet stream nella direzione di un bel forcing ovest-est alle medie o medio-alte latitudini del continente (freccia)…
Pierangelo Perelli
Paolo Corradini
È tanto tempo che non si faceva vedere l’azzorriano!