Con i titoli sul tempo siamo alle solite. Il sub-tropicale fa il suo lavoro, normale, ma diventa sempre e comunque l’anticiclone africano che causa una intensa ondata di caldo africano. In verità non sussiste, almeno sino a metà mese, nessuna intensa ondata di caldo africano. Sussiste un quadro anticiclonico, collegato al sub-tropicale e ad una sua distribuzione che lo vede, al netto di una certa moderata estensione afro-mediterranea, abbastanza ben distribuito lungo i paralleli. Tra l’altro nel corso del fine settimana detta estensione e detto quadro anticiclonico in quota andrà un pò indebolendosi per gli effetti di un transito depressionario capace di lambire il nord-italia. Certo che farà caldo; soprattutto tra mercoledi e venerdi e soprattutto sul centro-sud. Ma farà, più o meno, il caldo che ci si può attendere per questo periodo dell’anno. Con l’isoterma 20 degli 850 hPa al massimo all’altezza del centro-nord e con la 24 al massimo tra il nord-africa e le nostre isole maggiori come si fa, al 9 di luglio, a parlare di intensa ondata di caldo africano? Magari l’estate proseguisse con questo tipo di ondate. Il disegno, che si riferisce alla situazione generale prevista a metà settimana circa, mostra praticamente il momento della stessa settimana in cui il medesimo sub-tropicale è nel suo massimo splendore, e senza che appaia così inclemente. La figura ciclonica che abbraccia le isole britanniche, nel suo movimento verso levante, difficilmente lo scalfirà più di tanto. Ma rappresenta, a sua volta, un altro elemento in grado di sconfessare, totalmente, certi titoli fuorvianti, perché, corrispondentemente al suo abbassarsi di latitudine a lambire il nord-italia, vedrà l’anticiclone dinamico menzionato, anche se temporaneamente, un pò ritirarsi. Riguardo poi alla settimana prossima, che potrebbe vedere un recupero anticiclonico con la minaccia di rialzi termici più o meno accentuati, stavolta più temibili, aspettiamo a dire qualcosa, perché tutto è ancora da scrivere…
Pierangelo Perelli