Riguardo a quanto ci offre l’evoluzione meteo dei prossimi giorni, e in un momento in cui l’appassionato meteo, ha ben poco con cui divertirsi, si può senz’altro confermare che l’inverno è finito. Ed è finito, tra l’altro, senza mai decollare e mantenendo quasi sempre la connotazione, meglio appropriata, di un autunno. Siamo sotto l’influenza di una corrente atlantica, umida ed instabile, prevalente, che trova il modo di risultare incisiva, semi-bloccata alle latitudini alte, proprio alle nostre latitudini. La presenza, abbastanza duratura, di alte pressioni tra scandinavia ed islanda, risulta, sul piano di retrogressioni a carattere freddo, per noi completamente ininfluente. E non sono previste chiusure tali da consentire quel minimo di freno all’atlantico e capaci di rivolgere il mediterraneo alle attenzioni delle masse d’aria continentali. Sono previste, invece, variazioni al tema che, al di là della persistenza di aree anticicloniche alle alte latitudini e più ad ovest o più ad est, spostano il quadro della corrente atlantica verso nord piuttosto che verso sud, operando per evoluzioni più favorevoli a mitizzazioni che a raffreddamenti. Il disegno illustra la situazione generale prevista intorno alla metà del mese e, con il supporto della simbologia, da l’indicazione di un contesto in cui, al netto di oscillazioni meridiane di scarso preso, prevale la legge dell’ovest…
Pierangelo Perelli