La stagione che cerca di forzare le resistenze del sub-tropicale a colpi di infiltrazioni settentrionali tende ora ad assumere una fisionomia diversa, un pò più consona al periodo e più aperta al grande ovest. Ad un sub-tropicale che ad occidente si dispone in modo da consentire la progressione ovest-est del flusso atlantico non è detto, peraltro, che corrisponda una resa incondizionata e a largo raggio dello stesso sub-tropicale anche in area mediterranea e ad oriente. Tant’è che, di fatto, prossimi futuri tentativi atlantici sembrano poter anche essere parzialmente ostacolati proprio da parte di rimonte e resistenze mediterranee o continentali. Tuttavia va anche segnalato che il trend generale mostra una successione di tentativi progressivamente più incisivi ed in grado, alla fine, di poter scardinare, magari con il supporto di rimonte azzorriane in oceano, dette resistenze. Il tentativo di metà mese è costituito da una moderata saccatura destinata, una volta raggiunta l’area delle baleari, a frenare e, condizionata appunto dal freno dell’anticiclone, ad interessare l’estremo ovest e ad indebolirsi (la freccia rossa con la linea tratteggiata). Un tentativo di maggiore consistenza può, però poi, essere quello che, in dirittura di fine seconda decade, spalleggiato dalla rimonta delle azzorre, tende a disegnare una ampia circolazione negativa (linee e frecce blu e rosse) in discesa di latitudine, in avanzata verso levante, e, stavolta, nel contesto di una area barica dai valori generalmente più bassi…
Pierangelo Perelli