Il guasto di metà mese, magari limitato al centro-nord, rimane nelle possibilità. Il suo cammino non appare, però e per come già detto in precedenza, così semplice e privo di ostacoli. L’attuale situazione, che vede un certo allentamento del campo barico con l’influenza di una modesta goccia fredda disposta tra penisola balcanica, adriatico e ionio, è figlia, infatti, di un contesto non proprio fatto di franche aperture della porta occidentale ed anche piuttosto ostinato. L’atlantico, a dispetto di tutto, però, ci proverà. E ci proverà sulla base di un disegno assai semplice e lineare, probabilmente, infatti, non più associato a complicate fusioni tra affondi nord-europei e cut-off iberici ma, piuttosto, ad un corso nel quale il dominante flusso oceanico-continentale sud-ovest/nord-est farà da traino alla medesima sacca iberica. Un generale disegno che vede, nella sostanza, una disposizione a saccatura che dal vicino oceano iberico muove verso oriente o, più propriamente, verso nord-est, può certamente far pensare alla possibilità di un peggioramento di matrice atlantica ed occidentale. Ma occorre tener conto, per come indicato, di un sub-tropicale che, a dispetto di temporanee flessioni, tiene banco e cerca di resistere rinnovando in modo relativamente persistente rialzi barici in mediterraneo e sull’europa occidentali e mantenendo, pertanto, distante il flusso oceanico delle perturbazioni. Ragione per la quale appare assai difficile che la stessa saccatura affondi più di tanto così da coinvolgere in modo netto e marcato tutta la penisola. Appare invece ben più realistico che la medesima, nel suo movimento verso nord-est, riesca a dare un minimo senso di onda pre-frontale al promontorio anticiclonico, limitandosi, tuttavia, ad interessare maggiormente il centro-nord. Tutto questo porta a ritenere, in ogni caso, che da metà mese e per alcuni giorni il tempo possa risultare ben più instabile ed influenzato da infiltrazioni atlantiche. A seguire, poi, l’anticiclone potrebbe, in modo più o meno graduale, riprendere possesso del mediterraneo e ricondurci alla classica e piena estate settembrina, ma occorre tener presente che, al momento, per quel tempo si intravedono più dubbi che certezze e possibilità alternative tutt’altro che paragonabili. Il disegno, riferito alla situazione prevista in quota a metà mese, mostra la indicata saccatura che tenta di progredire verso est o nord-est…
Pierangelo Perelli