Si conferma l’espansione anticiclonica continentale della settimana e si conferma una sua distribuzione ad omega con massimi sull’europa centrale o centro-settentrionale. Una tale spinta meridiana, con tendenza a cut-off anticiclonico a latitudini relativamente elevate, può costituire l’innesco di un’azione retrograda alle latitudini del mediterraneo capace, non solo di evitare ritorni di temperature ben oltre la norma, ma, al contrario, di produrre richiami di aria da levante più fresca associata ad instabilità. L’eventuale azione balcanica, che si prospetta ciclonica, non è, comunque, da ascrivere a qualcosa di durevole e legato ad un persistente blocco dell’atlantico, ma alla classica retrogressione destinata a rientrare nel flusso delle correnti oceaniche. Tale evoluzione non mancherà, tuttavia, di mantenere, a dispetto della espansione indicata, condizioni abbastanza conformi al periodo stagionale e di proporre, tra il fine settimana e l’inizio della settimana prossima, un‘esemplare moto anti-zonale, tanto interessante quanto fugace o a rapida evoluzione. Poi, nonostante uno spostamento di massimi ulteriormente verso nord quali risultato dell’espansione descritta ed un conseguente richiamo freddo sull’europa orientale ed in avvicinamento, a predominare alla fine sarà, molto probabilmente, la legge dell’atlantico, in grado di spingere basse pressioni verso est ed anche verso le nostre aree nonché di allontanare ulteriormente verso nord o nord-ovest l’azione fredda continentale suddetta. La mia illustrazione serve a definire l’evoluzione sopra descritta e compresa nel periodo 11/12-13/14 novembre. Dalla medesima si deducono il rapido spostamento anti-zonale del vortice balcanico, alla fine risucchiato in un rinvigorito flusso atlantico, ed una dinamica di flussi e centri barici orientata nella direzione di una metà del mese e di un finale di decade nel segno delle correnti occidentali e di un tempo sostanzialmente variabile ed autunnale di matrice atlantica…
Pierangelo Perelli