Le speranze freddiste, completamente annullate nel corso dei giorni, sono bene descritte da un quadro atmosferico tuttaltro che dinamico e, piuttosto, ben ancorato a massimi livelli di apatìa e di conservatorismo barico. La lenta, e forse temporanea, decadenza della campana anticiclonica non promette di certo rivoluzioni e, semmai, qualche possibile infiltrazione, anche lungo il fianco orientale della stessa, ma niente di più. Sussistono anche prospettive di lungo termine maggiormente favorevoli all’atlantico, e, per quelle, vedremo, soprattutto in prospettiva periodo festivo. Il disegno vuole schematizzare i fatti della troposfera medio-alta (riferiti a metà mese), assai eloquenti in tal senso. Rappresentata dalla configurazione barica a circa 5.000 metri (linee o isoipse della superficie di 500 hPa) e dal corso del jet stream (fascia colorata ed intensità del jet stream a circa 9.000 m ovvero della superficie di 300 hPa, con i colori più caldi rappresentativi dei venti più intensi) detta troposfera mostra, in modo perfetto, il flusso compatto ed orientato da sud-ovest, simbolo di un esemplare equilibrio tra Vortice Polare ed Anticiclone sub-tropicale. Alla fine si tratta di un contesto di ristagno ed autoconservativo alle basse latitudini che è sinonimo di foschie, nebbie e temperature non certo invernali…