Per qualche tempo i modelli hanno intravisto, in una dinamica meridiana con rimonta altopressoria lungo l’europa occidentale sin sulla scandinavia, possibilità di recrudescenze invernali nel segno persino di retrogressioni e di inversioni zonali sulla media europa. A poco a poco dette prospettive, però, sono evaporate, a suon di una ingerenza anticiclonica, negli stessi forecast progressivi, sempre più invadente. Pertanto le indicazioni attuali dicono che, lungo il corso dei prossimi 10 gg circa, la meridianizzazione suddetta si delineerà nel segno di una alta pressione a profilo simil omega/simil split, assai consolidata sulla fascia centro-occidentale del continente e con una disposizione poco favorevole ad eventi freddi. Tra gli alti e i bassi che la contraddistingueranno nel periodo indicato, la medesima configurazione, con i massimi generalmente spostati alle medio-alte latitudini, potrà certamente non risultare completamente estranea alle ritornanti fredde continentali, ma sempre in un contesto di ostacolo, di azione frenante o di difficoltoso sfondamento est-ovest. L’ammissione, poi, che una seconda ulteriore rimonta anticiclonica, ancora più energica della precedente ed inquadrabile intorno alla metà della prossima settimana, potrebbe fornire maggiore energia all’azione di nuclei freddi del continente, è legittima ma, data la distanza temporale, non merita ancora considerazione apprezzabile. E d’altra parte se guardiamo, temerariamente, ancora più avanti, si intravedono evoluzioni più favorevoli ai primi scampoli primaverili che a ritorni invernali. Il disegno vuole inquadrare proprio la situazione dei giorni di inizio terza decade, con il nucleo altopressorio sull’europa settentrionale e con le effimere possibilità di qualche conseguente sconfinamento freddo da est o nord-est…
Pierangelo Perelli