Faccio parte di chi sopporta assai male il caldo e, pertanto, anche di coloro che guardano con frequenza le carte meteo sperando in situazioni il più possibile lontane da quelle ondate di caldo opprimenti, quali le assimilabili a promontori africani. D’altra parte non ho ancora conosciuto appassionati di meteo che amino il caldo. Purtroppo so anche che nel corso di una estate certe ondate a colpi stabili di sub-tropicale sono inevitabili. Una possibile onda da sub-tropicale africano è quella che si profila da metà settimana, per cui motivi di inquietudine in proposito non mancano. Tuttavia, e questo è ciò che mi ha dato la voglia di scrivere qualcosa in proposito e di disegnare questa mappa, le ultime emissioni non sono così inclementi. Anzi. Ci raccontano, infatti e sostanzialmente, che l’andamento di questo scorcio di stagione continua a mostrare un africano non così intraprendente o non in grado di stabilizzarsi a lungo. Il disegno corrisponde alla mappa che ci indica ECMWF per fine decade e mostra una fisionomia abbastanza occidentale ed in cui una disposizione a sacca estesa lungo i paralleli si dispone tra l’oceano e l’europa, erodendo o rendendo vulnerabile l’eventuale spinta meridiana sub-tropicale, e creando, forse, le premesse di un corso successivo, seppur anticiclonico, più zonale ed atlantico. Ovviamente si va per ipotesi previsionali ma è un fatto che dal 17/18 al 20 giugno si passi da un profilo come quello indicato dalle frecce piccole a quello, ben più gradevole, indicato dalle frecce grandi. Nel contempo si leggono qua e là indicazioni da previsioni stagionali su come sarà l’estate 2021 e confesso di leggerle ma confesso anche di considerarle, seppur frutto di calcoli, aria fritta…
Pierangelo Perelli