Il dominio anticiclonico afro-mediterraneo in atto andrà indebolendosi nel corso dei giorni successivi alla metà del mese, ma non in maniera franca e, probabilmente, in tutto o in parte, sostituito da espansioni di maggiore origine oceanica. In tale evoluzione non può certamente essere esclusa una qualche possibilità di modeste infiltrazioni da occidente, ma sempre senza che queste possano costituire una vera svolta. Per una svolta degna di tale nome occorrerà, probabilmente, attendere inizio terza decade, quando rientrano tra le ipotesi probabilistiche affermazioni anticicloniche sul nord-ovest europeo correlabili all’innesco di discese fredde sull’europa centro-orientale. Troppo presto per poter dare credito a certi corrispondenti trend indicati da vari modelli e contestualizzabili in corso di terza decade. Tuttavia la eventualità, in tal senso, di ritorni di inverno per quei giorni non possiamo non prenderla in considerazione. Il disegno si riferisce alla situazione prevista in quota ad inizio terza decade, nella quale, con il supporto della simbologia, è apprezzabile la tendenza del ramo sub-tropicale atlantico nella direzione di espansioni meridiane verso settentrione con la conseguenza di un guadagno verso sud delle correnti fredde dei mari del nord…
Pierangelo Perelli