La situazione attuale e delle prossime ore merita sicuramente attenzione ed analisi. E’ una situazione non così atipica ma neanche così frequente. Occorre dire, peraltro, che il ristagno o il blocco a cui la medesima è associata andrà sbloccandosi nel corso dei prossimi giorni, ma è certamente altrettanto vero che, nel frattempo, può far maturare la classica geografia meteo di convergenza e di intenso apporto di energia capace di fenomeni intensi. Il contesto riguarda il nord–italia, dove un flusso in quota da sud-ovest più fresco ed instabile fa il paio con un flusso sciroccale da meridione che sta interessando il mediterraneo. Il disegno serve a spiegare detta situazione e mostra la distribuzione della pressione a 500 hPa (a circa 5.550 mt di quota; vedi aree colorate), la pressione ed i flussi al suolo con il disegno delle isobare (vedi linee bianche e frecce) e i fronti di discontinuità termica al suolo (linee colorate viola, blu e rosse dei fronti di discontinuità e di eventuale avanzamento delle diverse masse d’aria). Spiccano evidenti: 1) il grande flusso di aria fredda sul nord-europa che muove verso l’europa centro-orientale; 2) la relativa derivazione fredda che muove in retrogressione e da nord-est a sud-ovest verso gibilterra ed il vicino atlantico; 3) il blocco anticiclonico in quota del sub-tropicale sul mediterraneo centro-orientale associato a rimonta da sud di aria calda dall’entroterra africano. Di fatto c’è africano e c’è africano. E quello meno sopportabile è proprio questo africano, ovvero l’africano disposto in maniera tale da rifornirci non solo di aria calda da subsidenza ma anche di aria calda da avvezione nei bassi strati. In attesa che se ne vada potrebbe, dunque, contribuire a produrre, come detto, quella situazione che vede tanta energia da dissipare in un contesto di convergenza e di windshear positivo sul nord-italia, con: 1) deciso flusso alle quote medie e sud-occidentale, quale ritornante dell’affondo su gibilterra; 2) flusso di alta quota o getto, in “streak marcatura” e capace di produrre significativa divergenza in quota; 3) incrocio da destra, rispetto al flusso in quota, di intense correnti calde da sud nei bassi strati ed in convergenza. Naturalmente vedremo se sulle aree menzionate saranno solo piogge oppure saranno anche temporali e fenomeni di una certa entità. E’ naturalmente importante poi che detta situazione si sblocchi e che veda, come peraltro sembra che accada nel medio termine, la graduale avanzata del polo freddo di gibilterra da ovest ad est a produrre quel cambiamento deciso ed augurabile giacché associato all’arrivo di correnti più fresche settentrionali prima ed a correnti oceaniche poi…
Pierangelo Perelli