Alluvioni come quella in germania forniscono lo spunto per trattare di cause ed effetti di certe situazioni meteo. In piena estate le alluvioni sono, peraltro, evento continentale non frequente, ma non così improbabile. La ragione primaria di eventi del genere va ricercata nei blocchi, ovvero in quelle situazioni che rendono i flussi instabili stazionari. I medesimi flussi instabili, ovvero dove si generano nubi e precipitazioni, corrono generalmente da ovest ad est, traslando e generando il tipico tempo variabile in cui una certa perturbazione interessa una certa area solo per un tempo limitato. Il flusso instabile che, generalmente, appartiene, quanto meno nei suoi aspetti maggiormente perturbati e precipitativi, alla ritornante dell’onda ciclonica, può, però, assumere l’aspetto di flusso stazionario, ovvero di flusso che non trasla, finendo per interessare la stessa area per molto tempo (molte ore o giorni). La configurazione attuale, che vede le alte pressioni inglobare e bloccare un vortice proprio sul centro europa secondo la tipica fisionomia a cut-off o a semi cut-off, costringe il medesimo vortice a scarsa mobilità e, soprattutto, a non spostamento verso levante, finendo per renderlo foriero di una condizione di maltempo persistente. La goccia fredda, così detta perché in quota corrispondente ad una sacca colma di aria fredda, stabilisce le condizioni termiche (discontinuità, instabilità, eventuali linee frontali) e dinamiche (divergenza in quota) per la genesi di cluster temporaleschi autorigeneranti lungo il flusso che corre lungo il suo bordo orientale, in moto da sud-ovest a nord-ovest, da sud a nord, ed anche da sud-est a nord-ovest nella parte nord-orientale della stessa goccia fredda. I cluster maturano da meridione a settentrione, generando continuamente nuove celle (autorigenerazione sopravvento), che coinvolgono sempre le medesime zone, con una continua successione di piogge forti o di nubifragi. Oltretutto in dette situazioni rientrano nelle possibilità le alluvioni lampo o flash flood, dato che le precipitazioni possono risultare tali da fornire notevoli quantità di acqua in tempi relativamente brevi. Il disegno, rappresentativo della situazione in quota di questa mattina da l’idea di quanto detto, delinea la falla o vortice incastonato o bloccato e posizionato sul centro-europa, mostra la circolazione fredda relativa con l’apporto di energia utile in termini di aria caldo-umida sulla parte destra e circoscrive l’area dove le condizioni termo-dinamiche risultano più favorevoli al tempo perturbato. Si nota anche come lo stesso vortice influenzi il nostro settentrione con la sua parte meridionale, utile a fornire le quote superiori di quell’aria fredda che, combinata al caldo dei bassi strati, rende ragione dei temporali di questa fase. Il medesimo vortice, nel corso dei prossimi giorni, e a merito di un certo cambio di circolazione, tenderà ad uscire dalla condizione di stagnazione in atto per, indebolito, scivolare lungo la nostra penisola…
Pierangelo Perelli