L’evoluzione già descritta e relativa all’azione di affondi in mediterraneo ed in estensione verso sud o sud/ovest fino sul nord-africa segna la classica ritornante in quota meridionale attiva e ciclogenetica. Tant’è che la depressione, attualmente in costruzione proprio tra sicilia e libia, andrà approfondendosi risalendo verso nord e finendo per risultare assai insidiosa per varie aree della penisola. Il risultato non potrà che essere quello di un corso di piogge estese e significative in estensione e trasferimento da sud verso nord, con la possibilità di precipitazioni di una certa entità sulle aree maggiormente coinvolte dal contesto delle condizioni favorevoli alle precipitazioni come wind shear di convergenza, apporto di aria umida ed eventuali elementi orografici. Da questo punto di vista è da considerare, ad es., la possibilità che si ricreino le condizioni di nubifragi come quelle di giorni fa sull’emilia romagna, ma è altrettanto vero che fare la previsione dei fenomeni a mesoscala in casi del genere, considerata la non facilmente prevedibile evoluzione locale di vortici mediterranei come questo, risulta davvero complicato. In ogni caso, a 24/48 ore, una fase di tempo più o meno perturbato in progressione da sud a nord e con una maggiore concentrazione dei fenomeni lungo una linea orientata dalla sicilia al veneto è da mettere in conto. Il disegno mostra la situazione generale prevista a 24 ore in cui risultano evidenti, proprio sulla penisola: l’estesa falla in quota assimilabile ad un vero e proprio vortice (colori); la depressione al suolo ancora in approfondimento e risalita dal nord-africa, più o meno già in linea con la depressione in quota (linee chiare delle isobare); il sistema frontale annesso nelle vesti della classica occlusione che segna la connotazione delle perturbazioni mature e della vorticizzazione associata (linea viola)…
Pierangelo Perelli