Nel corso dei prossimi giorni l’andamento meteo sul continente e sul mediterraneo sarà quello esemplare del classico affondo meridiano che matura sino allo stadio di cut-off o semi cut-off, nel segno della perfetta evoluzione che ha come obiettivo il più marcato dei necessari scambi termici tra latitudini. Le ragioni termodinamiche che regolano i processi in troposfera, come sappiamo, fanno in modo che il sistema tenda continuamente all’equilibrio e con fenomeni od episodi meteo, appunto, come quello di questi giorni. L’anticiclone atlantico porta aria calda verso le alte latitudini e la saccatura che si protende dal nord europa al mediterraneo porta aria fredda verso le basse. Altrettante ragioni di dinamica atmosferica, connesse anche alla rotazione terrestre, fanno in modo, poi, che detti processi evolvano secondo disegni barici e dei flussi di un certo tipo e cioè che vedono gli assi di promontorio e di saccatura ruotare gradualmente in senso orario, sino a loro relativo allineamento con i paralleli e fino ad isolamento del polo freddo destinato magari poi ad eventuale spostamento verso levante ed a suo riassorbimento. Il disegno si riferisce alla situazione prevista in quota nei giorni 22-23 e mostra, appunto, la circolazione semi-chiusa mediterranea residuo dell’affondo dei giorni precedenti ed in fase di spostamento verso levante, mentre la simbologia delle frecce intende rappresentare l’evoluzione del sistema che, in veste di saccatura, affonda in progressione sempre più retrograda e finisce, con la chiusura del flusso a monte, per definire un vortice sul mediterraneo sud-occidentale (l’evoluzione medesima è rappresentata dal passaggio dalle frecce più trasparenti a quelle più marcate). Un trend del genere, con la saccatura ad asse in rotazione oraria e in affondo verso sud-ovest e verso l’europa sud-occidentale, non può certo mancare di apportare una fase instabile e più fredda, per poi, comunque, dar vita a quel vortice menzionato che, disposto sul mediterraneo occidentale e sempre più isolato dal flusso freddo, può ridisegnare il tempo nella direzione di qualcosa di sempre instabile ma meno freddo ed associato anche a richiamo sciroccale sul centro-sud adriatico. A quel punto saremo nei giorni 21-22 e nel contesto di una situazione che, per come già visto, appare destinata ad un quadro caratterizzato da graduale spostamento della depressione verso levante e da un certo ritorno, più o meno temporaneo, di condizioni più stabili e, magari, anche segnatamente ben più primaverili…
Pierangelo Perelli