Tra indicazioni e smentite, dal fronte GFS ed Ensemble GEFS e da certe previsioni di lungo termine, da tempo di intravedono, nell’estremo fine mese, segni di frammentazione troposferica del VP. Lasciamo perdere la stratosfera ed i suoi trend, giacché, come sappiamo, non necessariamente elevati disturbi del VPS si traducono poi in effettivi eventi strato-troposferici, e rimaniamo nei limiti troposferici. E’ un fatto che alcuni prestigiosi modelli comincino a credere in processi di riscaldamento alle quote elevate e, pertanto, alla possibilità del crearsi di barriere, più o meno temporanee, al corso zonale. Ed in questo caso ecco configurarsi una distribuzione anticiclonica, anche se non cosi significativa in termini dinamici, sulla zona artica, in un apparente trasporto “oceano pacifico-oceano atlantico”, magari frutto delle continue azioni aleutiniche. Forse in questa descrizione c’è anche un pò di fantameteo, ma di certo tuttaltro che fantasiosa risulta, ora, alla luce delle ultime emissioni suddette, la possibilità di una combinazione tra un’alta pressione artica e l’alta delle azzorre, in grado di rifornire la fine del mese del tanto primo agognato grande afflusso freddo della stagione. Se, a questa evoluzione, ci crediamo cosi tanto o no, in tutta franchezza, data la grande instabilità ed i voltafaccia dei forecast di lungo, non so dire. Diciamo che, come sempre e come è inevitabile che sia, prendiamo per buona, seppur sempre con cautela, l’ultima emissione, aspettando poi ansiosi la successiva e ritenendo, questa volta, che, a fronte di un VP ancora stizzoso e sempre pronto ad azioni di totale o parziale ripristino (frecce azzurre), l’ultima mappa in evidenza mostri davvero una bella ipotesi nel segno del grande artico (frecce blu e rosse)…