Il dominio del promontorio anticiclonico esteso su europa occidentale e mediterraneo vive di rinforzi alternati a deboli flessioni determinate dalla componente settentrionale continentale che coinvolge la parte orientale del continente. Il prossimo affondo, incipiente, è in procinto di puntare la penisola balcanica e di coinvolgere, in parte, anche i settori adriatici, nella dimensione di una sbuffata tanto benefica quanto, però, troppo poco incisiva. Il pronto ed inevitabile ripristino a tutto tondo del promontorio, tuttavia, questa volta, può essere inserito nel contesto di una situazione generale che, finalmente, sembra intenzionata a guardare verso un cambio di circolazione. Il passo, in tal senso, non è breve e neanche semplice, tant’è che la situazione prevista in quota a metà settimana (vedi disegno generale) vede ancora, e sulla base di un persistente e consistente affondo in pieno oceano, un promontorio ben configurato lungo i meridiani ed ancora ben solido. Ma, forse, stavolta e finalmente, è destino che le azzorre comincino, nel corso della terza decade del mese, a riempire la falla oceanica per dare respiro e forza ad una mobilizzazione zonale ed al tanto conseguente auspicato cambio di circolazione nella direzione di un flusso atlantico (le tre linee, dal viola, al rosso, al blu, vogliono simboleggiare il percorso evolutivo isoipsico, dalla situazione attuale alla situazione possibile di metà o fine terza decade)…