L’evidenza di una ITCZ, o zona di convergenza intertropicale, spostata verso nord rispetto alla sua norma, può non incoraggiare la speranza di un futuro periodo fresco. Ma per fortuna i modelli, che evidentemente, tengono conto di molti altri parametri, non sembrano prevedere persistenti ondate di calore, e, semmai, un periodo di 10-15 gg, destinato a seguire l’iter che, più o meno, la stagione ha seguito fin qui, o anche con la possibilità di crisi stagionali di un certo valore. Guardare oltre i 5-7 giorni, peraltro, ha solo un valore puramente orientativo, e, per nulla, un valore di precisa previsione. Nella circostanza, tuttavia, mi piace andare a scrutare proprio alla fine del mese, in quanto tutto ciò che ci porta sino ai giorni 25-26 sembra oramai piuttosto definito e da ascrivere a due fasi ben distinte: quella che da metà settimana è destinata ad apportare una breve ed intensa onda di calore (una isoterma di 24 a 850 hPa sulla sardegna non è male!!), e quella immediatamente successiva della ripresa di una stagione normale per il periodo, magari anche variabile. Merita infatti interesse quanto i vari modelli, pur con le dovute differenze, stanno indicando, come tendenza, per la fine di agosto e per l’inizio di settembre, confidenti nei confronti della possibilità di maggiori presenze sub-tropicali in atlantico e di maggiori ingerenze instabili in mediterraneo. Il disegno si riferisce alla situazione prevista in quota da ECMWF per i giorni 27/28 agosto e, anche con l’enfasi di una isoipsa rappresentata con il colore rosso, ci segnala una disposizione anticiclonica lungo i paralleli, abbastanza contenuta in latitudine, più solida in oceano e promettente relativamente alla possibilità di infiltrazioni da occidente. Ancora più marcato in tal senso, poi, è quanto ci indicano altri modelli che, in maniera più consistente, disegnano profili associati a saccature ben incisive ed influenti. La stessa isoipsa segnalata in viola e in blu, infatti, è quella di modelli che intravedono, in un contesto relativamente mobile o semi-mobile, oscillazioni di una certa significatività, conseguenti transiti perturbati ed una variabilità nella quale non si apprezza nessuna particolare velleità da parte di ingerenti blocchi o semi-blocchi sub-tropicali mediterranei…
Pierangelo Perelli