Se si guarda il disegno illustrativo della situazione attualmente prevista in quota per metà prossima settimana non si può non pensare alla possibilità di espansioni del solito promontorio afro-mediterraneo. L’estensione delle azzorre, protagoniste dell’arrivo della vera estate nel corso della prossima settimana, trova, infatti ed ancora una volta, il modo di farsi disturbare in atlantico e di essere costretta ad un certo scompaginamento. Ma occorre anche dire che la stessa situazione prevista presenta l’alta pressione nel momento del suo massimo splendore e presenta detta alta pressione in un contesto generale che non è affatto quello di solidi e duraturi promontori afro-mediterranei. L’espansione anticiclonica medesima da ovest ad est e da sud-ovest a nord-est, attiva sin da inizio settimana, è certamente destinata a fornire uno scampolo di estate autentica, ma non si presenta né associata a valori barici troppo elevati e neanche in una forma smagliante. Si afferma fino all’europa centrale e sulle nostre regioni settentrionali ma in una configurazione generale associata a due fattori sfavorevoli. Il primo è quello rappresentato dalla persistenza di una debole saccatura sul mediterraneo meridionale, quale residuo della saccatura di chiusura dei prossimi giorni in trasferimento da nord-ovest a sud-est, lungo l’adriatico; il secondo è quello che si profila da ovest e, guarda caso, rappresentato proprio da quella saccatura a largo dell’iberia, in altri casi potenziale minaccia di rimonte africane, ma in questo caso possibile elemento di disturbo del lungo termine. Le frecce sono indicative dei movimenti suddetti e del corso della settimana mentre le linee tratteggiate sono indicative di quello che potrebbe essere un immediato futuro successivo costituito da una certa graduale e moderata regressione generale dell’alta pressione, associata all’incalzare della depressione da ovest e, forse, anche ad una certa nuova flessione barica sul mediterraneo centro-orientale…
Pierangelo Perelli