Le situazioni di blocco, come quella ancora in atto sul continente, ed ascrivibili ad una sorta di dipole blocking, sono anche, spesso, quelle che producono situazioni meteo estreme, quanto meno dal punto di vista della insistenza, con le naturali conseguenze, ad es., di precipitazioni che insistono sulla stessa area per giorni. La circolazione ciclonica chiusa che ha prodotto le alluvioni sull’europa centro-orientale è, praticamente, la medesima, con i dovuti distinguo, che da 24 ore circa, produce tempo instabile e fresco in pieno mediterraneo. I distinguo, in casi del genere, sono sempre opportuni, onde evitare di considerare le entità meteo come fossero cose rigide. Le medesime, nel corso dei loro spostamenti, cambiano le proprie caratteristiche, anche drasticamente. Immaginate un uragano che, come a volte accade, viene agganciato dalle correnti ovest-est e trascinato sino sulle coste occidentali europee; finisce per risultare, nei casi più gravi, una discreta o profonda circolazione ciclonica ma più equiparabile alle normali circolazioni cicloniche atlantiche che ad un vero uragano. Si, lo so; qualche notiziario meteo, in detti casi, tende a raccontare la storia fantastica di una temibile circolazione che, spostandosi verso di noi, come nel caso del maltempo europeo dei giorni scorsi, è da considerare assai minacciosa; ma si tratta, appunto, di fantasticherie speculative. Tant’è che, e per come fisiologico ed atteso, nel suo moto retrogrado, la stessa depressione continentale ha finito per indebolirsi e per risultare, in un altro contesto, altra roba. Nel corso di precedenti mie analisi, di tale depressione, ho descritto la prevista storia, quale quella di un affondo atlantico che, poi, nel quadro di una evoluzione che lo ha visto isolarsi in cut-off, ha finito per stazionare ed approfondirsi sui balcani, e, successivamente, per acquisire moto antizonale a tornare sui suoi passi ed a muovere lungo il mediterraneo da est ad ovest. Detto corso continuerà perché, come non infrequentemente avviene, dette circolazioni slegate dal grande flusso oceanico, come se avvertissero, metaforicamente, il richiamo della loro origine, finiscono per continuare a muovere verso occidente, per essere agganciate e, per, alla fine, rientrare nel medesimo grande flusso ovest-est. Il disegno, della situazione generale prevista intorno ai giorni 20/21, colloca detta area ciclonica sul golfo di biscaglia, pronta, dopo il grande suo percorso in senso antizonale, a rientrare nei ranghi di uno zonale che appare in grado di ripristinare se stesso e di fornire, i giorni a seguire, delle connotazioni, in senso negativo (un possibile certo affondo tra i giorni 23-26) od in senso positivo, sue proprie…
Pierangelo Perelli