Editoriali Slider — 19 Giugno 2024

La conferma di quanto già identificato come la probabile evoluzione dei giorni intorno a metà terza decade ci racconta di un quadro nel quale, in qualche modo, il residuo della falla iberica, in moto verso nord-est sotto forma di modesta ondulazione lungo il profilo occidentale della rimonta sub-tropicale, rivede poi  i suoi passi e, giunta sull’europa centrale, diventa una goccia fredda destinata al nostro centro-nord. Tutto questo avviene non senza il supporto di ulteriori infiltrazioni settentrionali promossi da una decisa ridistribuzione dei valori barici a favore del sub-tropicale ramo oceanico. Tali valori barici delineano la classica rimonta da sud-ovest a nord-est, sino sull’europa settentrionale, che, per la concomitante azione ciclonica dinamica complementare nord/sud o semi-retrograda, è sempre tutt’altro che foriera di stabilizzazioni in mediterraneo. In questo caso c’è, però, da ammettere quella concomitanza di relative resistenze sub-tropicali di segno estivo, che non così facilmente aprono alle infiltrazioni e che, se aprono, aprono il più spesso delle volte, a moderate e temporanee falle in quota. Tuttavia, e proprio perché siamo in estate, vale altrettanto il fatto che per scatenare fenomeni da instabilità non è che servano, sempre in quota, chissà quali raffreddamenti. Non solo. Il vortice, pur modesto, che si profila e che sembra scivolare, intorno ai giorni 23/24, dalla francia meridionale lungo il mar ligure, la corsica e la sardegna, poiché libero da grandi forcing e dai forcing dominanti occidentali, potrebbe anche acquisire le caratteristiche di una modesta o debole falla capace di una certa stagnazione; e questo, forse, sino all’avvento di una ripresa della spinta da ovest, prima in chiave di aggancio da parte di una altrettanto modesta infiltrazione atlantica, e poi, sempre con il forse, in chiave di una ripresa dei valori barici. Ma qui siamo già oltre metà terza decade, ovvero in giorni che sono ancora, meteorologicamente parlando, tutti da definire. Il disegno corrisponde alla situazione generale prevista proprio intorno ai giorni 23/24, e mostra la ben definita goccia fredda in lenta discesa, tra la corsica e il sud della francia, capace, evidentemente, di produrre una certa destabilizzazione del tempo sul centro-nord. Le frecce blu più sottili intendono, a loro volta, indicare la possibile evoluzione dei giorni immediatamente successivi a metà decade, ancorati ad una azione mobilizzante occidentale, più o meno ostacolata…

Pierangelo Perelli

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