Editoriali Slider — 19 Luglio 2020

Quel che sarà agosto non lo sappiamo e chi guarda alle prospettive che vari siti indicano in proposito sappia che guarda qualcosa che ha poco senso. Ricordo certe prospettive stagionali di due mesi fa, suggerite anche da istituti importanti, che indicavano un’estate nel segno dell’africano e nel segno di significative ondate di caldo. La previsione con un minimo di attendibilità ha un senso fino a 5-7 giorni; oltre e fino a 15 giorni continua ad avere un senso ma con una attendibilità che scende significativamente con i giorni fino a valori di probabilità nell’ordine del 10-20%. Venendo alla situazione che si prospetta per i prossimi 5-7 giorni, appunto, abbiamo una configurazione generale che mostra di proseguire nel segno dell’estate moderata ed atlantica, tra accenni di rinforzo anticiclonico e momenti di flessione più marcata su nord-italia e/o su aree orientali e adriatiche. Un contesto del genere, da benedire, può anche proseguire almeno fino alla fine del mese, e non senza l’occasione per qualche infiltrazione atlantica degna di nota. Dopo una prima parte di settimana associata ad un processo di stabilizzazione il flusso oceanico di uno zonale poco ondulato tenderà a nuova contenuta discesa di latitudine in grado di promuovere il transito di una modesta saccatura lungo il settentrione. A seguire, poi, sempre nell’ambito di un disegno generale relativamente aperto alle sbuffate dell’oceano, un certo rinforzo azzorriano più decentrato ad ovest, potrebbe trasformare la ondulazione negativa successiva in un passaggio ciclonico più marcato anche se pur sempre maggiormente destinato al nord e ai settori orientali. Da verificare nei prossimi giorni, quindi e per il lungo termine, l’ipotesi che detta evoluzione possa risultare il primo segno di una fase a più basso indice zonale, con una disposizione del fronte polare associata ad onde di maggiore ampiezza e ad una alternanza più graduale e marcata di fasi meteo di segno contrario. Il disegno si riferisce alla situazione prevista a 500 hPa nel prossimo fine settimana, indica la flessione suddetta sul nord-italia e mostra, a ovest delle isole britanniche, la successiva saccatura, a sua volta destinata ad influenzare, in qualche modo, il tempo mediterraneo…

Pierangelo Perelli

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