NEVE VENTO E GELO SU TUTTA L’ITALIA
Milano 2 Febbraio 1956
La temperatura ha raggiunto in tutta l’Italia e specialmente nella Pianura padana,
dai centri del Piemonte fino a quelli del basso Veneto, le quote minime della stagione.
Nelle valli d’Aosta come in Alto Adige la temperatura è scesa a -12.
Ad Alessandria ed Asti le strade sono tutte gelate.
Vento gelido a Cuneo, nel Vercellese ed a Novara.
In quest’ultima zona alcune autolinee hanno registrato forti ritardi.
A Trieste dopo una tempestosa nottata con una fischiante bora ad oltre 100 chilometri all’ora,
nonché nevischio, stamani il cielo era terso ma la temperatura sembrava quasi siberiana
ed ha registrato le seguenti quote:
minima 7.5 gradi sotto lo zero, massima 4.5 gradi sempre sotto lo zero.
A Villa Opicina, prima borgata affacciata sull’altopiano carsico, il termometro
è sceso sino a 12 gradi sotto zero e a mezzogiorno era sui 9 gradi sotto lo zero.
La bora durante il giorno è andata decrescendo e in serata le raffiche non superavano
la media dei 50 chilometri orari.
La bassa temperatura ha provocato il pittoresco fenomeno delle rive, dei moli e delle dighe
incrostati di ghiaccio con una bizzarra fioritura di frange di gelo su ogni pietra,
sui natanti e sulle bitte di ormeggio.
Per l’infuriare del vento e le strade gelate, è stata sospesa ogni attività nell’area portuale
e una decina di piroscafi hanno dovuto ritardare la partenza per il mancato imbarco delle merci;
mentre un mercantile russo, il Magadan ha dovuto essere soccorso trovandosi in difficoltà nella rada.
In Emilia e Romagna la nevicata è stata anche molto abbondante ed ora il freddo è altrettanto intenso.
A Bologna città sono caduti 22 centimetri di neve.
L’abbassamento di temperatura ha formato su tutte le strade un solido crostone di ghiaccio che rende difficoltosa la circolazione.
I treni funzionano regolarmente, ma quelli provenienti dal nord sono arrivati a Bologna
con ritardi di venti – trenta minuti.
Tutti i passi appenninici delle strade statali sono aperti al transito con catene, ad eccezione
della Porretta – Zocca e della <Montanara> chiuse nel versante toscano.
E’ nevicato anche a Marina di Ravenna, fatto abbastanza raro, e tutta la spiaggia è bianca.
In Liguria e in Toscana la temperatura è scesa in modo quasi eccezionale.
A Genova in particolare è soffiato per tutto il giorno un vento gelido e impetuoso;
è gelata persino la famosa fontana di piazza De Ferrari.
Roma 2 Febbraio 1956
Nell’italia centrale e meridionale la situazione non è migliore.
Specialmente nei centri costieri si è preoccupati per il mare mosso.
A Napoli sono cadute ininterrottamente pioggia e grandine.
La violenta libecciata ha impedito la navigazione del golfo e tutti i natanti
sono stati costretti a rafforzare gli ormeggi.
da Cuma a Torregaveta il litorale è battuto da ondate altissime ed il pontile di Torregaveta
minaccia di cedere sotto la violenza dei marosi.
Da Bagnoli molti piroscafi si sono portati verso Baia dove a ridosso della altura del “Castello”
il mare è più calmo ed il vento meno violento.