Da qui a fine mese corre ancora una settimana abbondante e scrutare il tempo che i modelli prospettano per i giorni 27-28 può anche corrispondere allo scrutare qualcosa di ancora molto indefinito. Ma in questo caso, forse, non più di tanto, giacché stiamo entrando in una fase a dominante anticiclonica e piuttosto bloccata. Il periodo menzionato offrirà, in verità, qualche elemento di cambiamento o di evoluzione, ma più dal punto di vista di valori strettamente tecnici piuttosto che di fenomeni meteo. Ci racconta molto, da questo punto di vista, il nostro caro jet stream, quale componente di determinazione del corso del tempo e quale magnifica sintesi descrittiva del medesimo. In tal senso, oltre a disegnare la situazione meteo di 500 hPa prevista a fine mese, ho rappresentato, con le frecce, il disegno del getto e dei forcing relativi a 24/48 ore (colore viola) e lo stesso disegno previsto per i giorni 27/28 (colore blu). In linea generale notiamo, in entrambe le configurazioni, un getto che, in oceano, devia verso nord-est, delineando una sostanziale roosby positiva sul continente. Non solo. Notiamo anche, sempre in entrambe le situazioni, una sua derivazione che affonda verso sud a ridosso di iberia e marocco e a cui consegue la classica falla barica in veste di estesa goccia fredda stazionaria, certamente non sinonimo di mobilità zonale e, tanto meno, di afflussi freddi. Al contrario, in casi del genere, gli afflussi che coinvolgono il mediterraneo, sono da meridione e, pertanto, piuttosto miti. Va, altresì, detto che tra le due situazioni una certa differenza, in verità, sussiste e consiste principalmente nel fatto che la deviazione del getto verso settentrione di fine mese risulta avere i forcing più ad ovest o a nord-ovest. Di per sé una traslazione del genere dei centri barici può anche portare l’alta pressione così a nord-ovest da favorire l’inversione, all’altezza dell’europa centrale e del mediterraneo, dei flussi. Ma, in questo caso, almeno a tutto febbraio, non sembra che la variazione indicata sia tale da operare detta inversione. Al contrario sembra che la rimonta anticiclonica di fine mese, parzialmente temporaneamente sostitutiva di quella ad est della falla iberica ed afro-mediterranea dei prossimi giorni, maggiormente ancorata all’atlantico e destinata a spingere verso nord-est sin sul nord-ovest europeo, non sia tale da scompaginare la situazione, e sia, invece, tale, da favorirla, con l’ulteriore supporto del pantano iberico-marocchino e con il mantenimento di un quadro anticiclonico tendente ad omega ed esteso dal mediterraneo alla scandinavia. Nulla vieta che poi, oltre febbraio, la medesima situazione possa evolvere nella direzione di affermazioni anticicloniche scandinave con conseguenti richiami continentali freddi ma, oltre 10 giorni prima, chi può dirlo?…
Pierangelo Perelli