Dopo fasi con il protagonismo del ramo africano del sub-tropicale, o con affermazioni anticicloniche continentali associate a spinte nord-orientali retrograde o ancora, come nel caso della situazione degli ultimi giorni, con contesti simil dipole e scand+, l’atlantico tenta di affermare la fisiologica legge dello zonale, più o meno tipico, almeno per qualche giorno. Nel frattempo l’ennesima chiusura al medesimo va trasformando il flusso occidentale delle basse latitudini e delle ultime ore in un franco richiamo di correnti da settentrione, associate ad una certa persistenza di vorticità mediterranea con coinvolgimento di sud ed adriatico. Detto contesto sembra, tuttavia, destinato, nel medio termine, a graduale esaurimento con spostamento della depressione verso levante e con una generale certa tendenza a riassorbimento dell’alta pressione dell’europa nord-occidentale. Una dinamica, questa, che è da ascrivere ad una certa affermazione di un forcing occidentale, stavolta esteso su scala europea e destinato a produrre un corso di masse d’aria in moto dall’atlantico. Detta situazione può trovare affermazione piena nei giorni di fine mese, per poi segnare anche il tempo dei primissimi giorni di maggio, pur se in attesa di un possibile successivo rialzo oceanico azzorriano, peraltro tutto ancora da verificare e confermare. Quanto si profila per il finale del mese può, dunque, essere inquadrato come la classica configurazione a decisa influenza atlantica, verosimilmente in linea con la tipicità del periodo stagionale, ed associata alla variabilità insita in tale configurazione e nella più o meno spinta ondulazione mobile che la caratterizza. Il mio disegno indica la situazione prevista in quota su scala emisferica nei primi giorni della prossima settimana, mostra ancora il profilo a ferro di cavallo assimilabile ad un contesto meridiano, ma mostra anche, con la simbologia della linea e delle frecce, il trend orientato nella direzione di un esaurimento di tale contesto meridiano a favore del neo-forcing occidentale suddetto…

Pierangelo Perelli