In qualche modo, e seppur con gradualità, la situazione di blocco con circolazione depressionaria o affondo stazionario sull’europa centro-occidentale, andrà sfumando. Il corso più mobile ed occidentale già identificato, e probabilmente anche ancorato ad un quadro relativamente anticiclonico, sarà il corso caratterizzante del fine mese. Il quadro azzorriano corrispondente, che si profila a partire da metà terza decade, non sarà tale da rendere completamente immuni da infiltrazioni, questa volta però più occidentali o nord-occidentali, il nord-italia, ma senza meno nell’ambito di una situazione tanto variabile quanto non certo così instabile come quella di questi ultimi giorni. La spinta azzorriana ed occidentale suddetta sarà tale anche da scardinare, almeno in parte, il blocco anticiclonico sull’europa nord-orientale, così da disegnare, nel complesso, il classico quadro zonale semi-ondulato, con flusso perturbato all’altezza dell’europa centro-settentrionale, a scendere sull’europa orientale. E tutto questo almeno sino alla fine del mese. Il disegno si riferisce alla situazione generale prevista a metà terza decade. Con il supporto della simbologia, identificativa del trend argomentato (le due linee, in particolare, riferiscono l’evoluzione di una isoipsa di riferimento dalla situazione attuale a quella di quei giorni), essa mostra il ritirarsi della sacca sull’europa centro-occidentale con il residuo di una modesta saccatura destinata a fuga verso sud-est e l’avanzata anticiclonica azzorriana ovest-est con lo sfondamento del flusso oceanico verso oriente…
Pierangelo Perelli