Editoriali Slider — 23 Giugno 2024

La situazione meteo in atto è una di quelle che ispirano riflessioni riguardo ai concetti di evoluzione in quota e contemporanea conseguente evoluzione al suolo. Quanto sta avvenendo è, fondamentalmente, il risultato di una goccia fredda in quota, ovvero di una circolazione ciclonica in quota associata ad una massa di aria fredda dinamicamente attiva. Le termiche e la dinamica associata a tale contesto non possono che favorire lo sviluppo di sistemi nuvolosi, in gergo detti linee di instabilità, quali fronti in quota o aree in cui la troposfera si presenta instabile (è naturale che con aria fredda in quota ed aria calda nei bassi strati sussista instabilità). Fino a questo punto non si parla, però, di vere perturbazioni e, sostanzialmente, neanche di bassa pressione. Di fatto ad un vortice in quota può non corrispondere, almeno inizialmente, una vera e propria depressione nei bassi strati. Il tempo è, però, qualcosa di assai fluido e dinamico, non ancorato a schemi rigidi, e poiché la dinamica di certi flussi in quota (divergenza in alta troposfera, contrasti termici, trasferimento delle condizioni dalla quota ai bassi strati, ecc.) influenza quella dei bassi strati può accadere che la goccia fredda stimoli lo sviluppo di una vera e propria depressione anche nei bassi strati, con il risultato dello sviluppo di veri e propri fronti o di una vera perturbazione e con una ovvia incentivazione ed estensione della fenomenologia. E questo, al netto di tutte le incertezze relative, potrebbe essere proprio il caso di quanto sta avvenendo sul centro-nord. Ed allora mi sono divertito a disegnare ed a mettere a confronto le relative mappe: quella in alto, rappresentativa della situazione attuale in quota (colori), con il vortice praticamente centrato sul ligure-tirrenico e con le varie linee di instabilità; e quella che rappresenta la possibile evoluzione secondo la quale si genera anche nei bassi strati una ben definita circolazione depressionaria (vedi le linee isobariche) (in genere tendenzialmente decentrata verso est rispetto a quella in quota) con tanto di perturbazione…

Pierangelo Perelli

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