Riguardo al possibile freddo di matrice continentale di inzio dicembre e che alcune pagine o alcuni siti si affannano ad indicare con i soliti titoloni volti ad attirare e a fare vetrina, in verità c’è ancora molto da scrivere. Ammettere che sussiste, ed in modo diffuso, un modo di strapazzare la meteo e di renderla un baraccone da mercato, non mi sembra particolarmente scandaloso. Il fenomeno, infatti, è di una evidenza disarmante. Descrivere prospettive e visioni simil apocalittiche di lungo o lunghissimo termine a suon di titoloni e di articoli, più ascrivibili alla fantascienza che alla scienza, è un luogo comune. Per non parlare di quando, sulle varie pagine di informazione, si legge che arriva il ciclone poppea. Robe da ribrezzo. Venendo a descrivere o analizzare quanto prospettano i modelli tra la fine del mese e l’inizio di dicembre va certamente detto che un certo richiamo freddo da oriente o nord-est è nelle possibilità. Il corso generale che ci trasporta a fine mese, intanto, è quello di moderate successive infiltrazioni da nord-ovest, in un quadro che, nel contempo, vede anche una certa attività del sub-tropicale, area atlantica, volta alla risalita di un promontorio verso nord o nord-est. In questo modo, e con la presenza di un russo-siberiano di natura ibrida relativamente esteso verso occidente, la possibile evoluzione in depressione mediterranea della infiltrazione di fine mese può, effettivamente, creare le condizioni per la genesi di qualcosa che rammenta il dimenticato ponte di weikoff e di un conseguente richiamo freddo dall’europa dell’est. E non c’è dubbio che, quanto meno in misura temporanea, detto richiamo freddo, tra fine mese e l’immediato inizio di dicembre, è tutt’altro che da escludere. Poiché occorre sempre guardare alla evoluzione del medio e del medio-lungo termine in modo oggettivo ed osservando tutta la gamma dei forecast va, tuttavia, detto che la possibilità di un vero e proprio duraturo ed apprezzabile afflusso freddo è da ascrivere non ad una certezza ma solo ad una delle ipotesi in campo. La rimonta anticiclonica atlantica può, davvero, chiudere al flusso oceanico e sposare l’azione russo-siberiana, ma può anche, dopo una prima temporanea fase di richiamo freddo da oriente più o meno significativa, continuare a fare blocco ma espandendosi ed affermandosi così da risultare invadente e dileguare l’azione anti-zonale, oppure sgonfiarsi e riarrendersi all’azione oceanica così da dare fiato, semmai, ad una rimonta in sede mediterranea o balcanica. Il mio disegno riferisce sulla possibile situazione generale dei giorni 27/28, in cui si può individuare uno schema di infiltrazioni successive da nord-ovest unito ad un contesto di alte pressioni in tendenziale espansione meridiana, in un quadro evolutivo che, per come rappresentato dalla simbologia delle frecce blu e rosse più piccole, può, davvero, sfociare in un afflusso freddo, più o meno temporaneo, promosso dal russo-siberiano. A sua volta, la simbologia delle frecce rosse più grandi numerate in sovraimpressione vuole rappresentare, nel comportamento delle alte pressioni, le ipotesi sopra descritte della evoluzione ulteriore, tra la prima quale quella più ambita dai freddisti e le altre, con visioni di freddo e di gelo, assai meno in sintonia…
Pierangelo Perelli