Al netto di possibili momenti di ingerenza da parte di correnti umide instabili sud-occidentali sul nord-italia la situazione rimane sostanzialmente bloccata. Sulla situazione dei prossimi 7-8 giorni c’è da dire molto e c’è da dire poco. E questo nel senso che se un pò tutti i modelli rimandano ulteriormente la possibilità di uno sblocco e del ritorno di correnti atlantiche in essi sussistono, nel contempo e nell’ottica del lungo termine, differenze sui tempi eventuali di tale sblocco. In tal senso ECMWF è uno dei più pessimisti giacché consolida la dimensione e la vita del promontorio afro-mediterraneo sino a farlo evolvere, tra fine mese ed inizio novembre, nella direzione di un omega non così arrendevole. Altri modelli, viceversa, la stessa influenza del sub-tropicale la mantengono in vita proprio sino a fine mese per poi delinearne un declino nel corso dei primi giorni di novembre. I prossimi giorni ed i prossimi run ci diranno certamente di più, anche se, a questo punto e con le prospettive indicate, che una svolta possa maturare entro ottobre appare assai difficile. La persistenza di una configurazione del genere, per quanto piacevole di temperature oltre la media e, in molte aree della penisola, fatta anche di un sole da tarda estate più che da autunno, non può non risultare inquietante ed assai poco conforme ad un contesto di normalità climatica. Il disegno mostra la situazione prevista in quota da ECMWF tra fine ottobre ed inizio novembre e mostra il disegno ad omega relativo che non promette di sicuro rapidi sblocchi da ovest, mentre la simbologia serve a segnalare che, per quel periodo e con l’esame di una isoipsa di riferimento, sussistono alternative visioni meno favorevoli allo stesso blocco e più favorevoli ad un certo sfondamento graduale da occidente…
Pierangelo Perelli