Nel corso del fine settimana ed a seguire assisteremo ad un graduale ridisegno della configurazione euro-atlantica che rimetterà il clima in un corso assai più mite e più in linea con il periodo. La duratura fase instabile e con temperature sotto media andrà sfumando sulla base di un declino del blocco anticiclonico tra vicino atlantico ed europa occidentale e sulla base di una riconquista, in quelle sedi, delle basse pressioni. Un trasloco degli affondi polari o artici dall’europa all’oceano non può che produrre quel classico cambio di circolazione che rimette il mediterraneo sotto l’influenza di correnti occidentali se non sud-occidentali. Ed in effetti il medio termine ci racconta di un netto ritorno a correnti in quota proprio sud-occidentali, certamente in linea anche con apprezzabili rialzi termici. I maggiori dubbi sulla tendenza in fatto di stabilità o instabilità sono legati al delicato equilibrio che, in questi casi, si determina tra la rimonta del sub-tropicale e l’incalzare di sacche o infiltrazioni atlantiche, ma risiede nel trend di fine mese tutta la possibilità di un quadro, se non completamente stabile, molto probabilmente dalla connotazione di una primavera esente da guasti particolari e relativamente calda giacché associata a correnti meridionali. Il disegno, che si riferisce alla situazione generale prevista a 48/72 ore, mostra, in modo chiaro, l’affondo del grande profilo depressionario in direzione dell’atlantico iberico, identificando il trasloco verso occidente dei flussi settentrionali con il conseguente riorientamento delle correnti in mediterraneo da sud-ovest (vedi frecce identificative di una isoipsa di riferimento ed il modo con cui la medesima isoipsa si ridisegna rispetto alla situazione attuale)…
Pierangelo Perelli