Editoriali Slider — 24 Giugno 2021

Il sub-tropicale che sta governando il tempo mediterraneo, in verità, non dovrebbe fare grande notizia. Al di là della presenza più significativa che in decenni passati del ramo africano e del riscaldamento da gas serra che tende a far crescere le temperature bisognerebbe capire che l’estate è questa e che dell’estate il protagonista è normalmente il sub-tropicale. Sulle mie colline, tra pisa e volterra a 150 mt circa, la T max non è mai ancora andata oltre 32 gradi. E nel giugno di anni passati ho visto ben di peggio. Dopodiché mi sembra altrettanto chiaro che c’è sub-tropicale e sub-tropicale. Quello che ci sta interessando trova riscontro in un apporto africano che non è certo sinonimo di estate anticiclonica gradevole. Ma questo è, così come non è particolarmente anomalo che l’atlantico scorra a latitudini piuttosto alte e finisca per regalare alle basse latitudini niente di più di qualche infiltrazione che, sotto forma di azione vorticosa poco mobile, tende poi ad impantanarsi nel campo anticiclonico. I temporali a nord delle alpi, ma anche su alcune aree del nostro settentrione, sono proprio il frutto di dette derivazioni. Quella più volte descritta in precedenza, che si delinea sotto forma di vortice sul golfo di biscaglia, scende con buoni propositi e potrebbe influenzare il nord-italia, ma nulla esclude anche che, ostacolata, possa defilarsi lentamente verso levante senza affondare oltremisura. Quanto meno, a meno di suoi non augurabili spostamenti retrogradi, e per come già detto, dovrebbe comunque erodere un pò del promontorio anticiclonico dando vita a qualcosa di sempre mediamente anticiclonico ma dal profilo più occidentale. Detto profilo meno africano ce lo racconta il disegno della situazione prevista in quota ad inizio mese, quando, per come indicato da alcuni modelli, l’affondo da infiltrazione atlantica potrebbe risultare anche più consistente di come lo stesso disegno, riferito alla proiezione ECMWF, mostra. Quanto poi un tale passo possa risultare il preambolo di un proseguimento nel segno di qualcosa di più occidentale e meno stabile lo vedremo, anche perché, per quei giorni, non si intravede ancora un indirizzo ben definito. Si intravedono, infatti, vari elementi concorrenti tra i quali il solito africano sempre abbastanza attivo ma anche un flusso occidentale alle latitudine medio-alte tutt’altro che trascurabile. E si intravedono varie evoluzioni tra le quali fa spicco anche la possibilità di un rinforzo ben energico del ramo africano, ma, stavolta, più spostato ad ovest e sull’iberia. Nel disegno le frecce sottili vogliono rappresentare l’attuale contesto generale descritto fatto di un corso ovest-est alle alte latitudini associato a sue derivazioni caratterizzanti infiltrazioni ed azioni vorticose che scendono ostacolate dal sub-tropicale, mentre le frecce più grandi descrivono uno dei possibili profili barici e dei flussi dei primi giorni del mese fatto di campana anticiclonica con massimi disposti in area iberica…

Pierangelo Perelli

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