Atteso e sospirato arriva il break destinato a scompaginare la stabilità di un promontorio sub-tropicale alquanto esteso in latitudine ed assai ostico. L’evoluzione relativa si presenta in una forma esemplare dal valore didattico e merita di essere esaminata. La progressiva tendenza del promontorio anticiclonico ad isolare un’area alle latitudini settentrionali implica la conseguenza dinamica di un forcing antizonale a quel livello, complementare ed in opposizione di fase rispetto al forcing zonale delle latitudini medio-basse e di matrice oceanica. Detta infiltrazione oceanica, decisa a forzare il blocco, seppur rapida nel suo spostamento da ovest, può, addirittura, marcare ciclogenesi ed un’onda temporalesca, sul centro nord, assai significativa. Risultano caratteristiche, nel forcing opposto sul nord-europa e nel contempo, la preliminare rotazione antioraria dell’asse dell’area ciclonica dell’europa orientale, la susseguente sua retrogressione e la fasatura relativa da parte dell’azione atlantica. Detto trend è indicato dalla simbologia delle linee e delle frecce blu, disegnate sulle due figure, corrispondenti, sul piano della situazione prevista in quota, ad altrettanti step della fase meteo di questo fine settimana. L’onda negativa, associata al rischio di fenomeni localmente intensi, sembra quindi destinata a traslare poi rapida verso levante, seguita, però, da un ripristino nel segno di una estate più normale e di matrice azzorriana…
Pierangelo Perelli