Editoriali Slider — 25 Maggio 2019

Il mese prosegue nel segno di una variabilità che può essere messa in relazione con una scarsa propensione del sub-tropicale ad estensioni uniformi in area mediterranea. Se il ramo azzorriano preferisce manovre meridiane in oceano ed il ramo africano non mostra particolare intraprendenza, il risultato è dato da aperture alle infiltrazioni atlantiche od a quelle settentrionali/continentali. L’ennesima infiltrazione produce l’ennesimo guasto mediterraneo, e sotto forma di una ben definita area depressionaria. Un affondo in direzione delle baleari, dei settori occidentali e del nord-africa, come in questo caso, è sempre foriero della maturazione di una circolazione ciclonica, in approfondimento ed in risalita verso nord-est, a coinvolgere gran parte della penisola. L’attuale saccatura, identificata nel disegno dalla isoipsa 1, è destinata, nel breve termine, a maturare nella circolazione ciclonica identificata dalla isoipsa 2, simbolo della depressione mediterranea perfetta centrata in pieno mediterraneo (della situazione prevista tra domenica e lunedì ed identificata dal disegno generale). Secondo la tipica evoluzione di queste situazioni la medesima depressione può, quindi, muovere da ovest ad est e da sud a nord, per poi rientrare nel dominio del flusso zonale sotto forma di onda negativa in allontanamento, secondo la configurazione rappresentata dalla isoipsa 3. Alla fine dell’episodio ed in dirittura del prossimo fine settimana si può, dunque, avere la conseguente stabilizzazione sostenuta dall’alta pressione in estensione da occidente, ma va anche detto che non tutto sembra così certo o scontato. Non sembra così certo e scontato perché lo stesso anticiclone, piuttosto che mostrare la tendenza ad accompagnarsi al disegno zonale, mostra la tendenza ad estensioni meridiane e verso nord-est, in grado di frenare/deviare il flusso ovest-est e di introdurre forme stagnanti tutte da decifrare nei termini della loro disposizione in longitudine. In tal senso una possibilità, mostrata da vari modelli, è che ad una chiara stabilizzazione in area iberica possa corrispondere la persistenza di una circolazione negativa in mediterraneo orientale, destinata a mantenere condizioni di instabilità su centro-adriatico e sud-italia…

Pierangelo Perelli

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