L’azione atlantica che ha permesso di mobilizzare la depressione iberico-marocchina e di riportare piogge e variabilità sulla penisola è tuttora in azione in un contesto che vede il corrispondente flusso sud-occidentale umido instabile sul centro-nord e il freno anticiclonico del sub-tropicale sul centro-sud. La disposizione delle correnti è, tuttavia, in evoluzione e tende ad una modifica sostenuta da un rialzo barico tra l’iberia ed il vicino oceano. E tra le ipotesi di forecast risulta abbastanza realistica quella che vede detto rialzo barico persino in grado di muovere sino ad elevate latitudini a creare una sorta di relativa chiusura. In questo modo l’attuale configurazione a disposizione ciclonica tra iberia e mediterraneo occidentale verrebbe a trasformarsi in un flusso occidentale/nord-occidentale annesso a settentrionalizzazione. In proposito ho disegnato la situazione prevista in quota ad inizio settimana e che si conforma a detta possibilità, annettendo la simbologia che descrive suddetta evoluzione (la linea di riferisce alla posizione attuale e a quella di inizio settimana di una isoipsa di riferimento), dove si vede il taglio anticiclonico lungo il profilo ovest del continente e quello conseguente della depressione euro-atlantica. Il contesto evolutivo è quello, appunto, di un graduale cambiamento destinato a promuovere una rotazione dell’attuale direzione delle correnti in senso orario, con il transito ciclonico imminente causato dalla mobilizzazione dell’attuale sacca iberico-mediterranea verso levante, e con la possibilità successiva di una fase con moderato flusso ondulato settentrionale, destinato maggiormente ai settori centro-orientali…
Pierangelo Perelli