La fisiologica ripresa dei valori barici instaura un finale di mese nel segno di un tempo relativamente stabile e primaverile, nel quale risultano tenute a distanza la minaccia settentrionale e quella oceanica. La medesima minaccia oceanica, sotto forma di una ben definita saccatura tendente a vortice, è frenata ed obbligata a scivolare in meridiana verso il nord-africa, dove, come appare nel disegno riferito alla situazione generale prevista a fine mese, risulta ben decentrata ed ininfluente. Nel contempo va detto che sussiste una tendenza generale ad un successivo immediato rinforzo anticiclonico piuttosto a largo in atlantico e che, di per sé, non è mai troppo favorevole a processi mediterranei di franca stabilizzazione. Tant’è che, di conseguenza, a ridisegnare il quadro mediterraneo in senso assai meno anticiclonico possono acquisire importanza una certa spinta settentrionale del nord-europa ed il contemporaneo aggancio della depressione del nord-africa. Risulta evidente come detta evoluzione, se confermata, avrebbe l’effetto di rendere i primi giorni di maggio, se non così perturbati, quanto meno disturbati da un quadro di relativa instabilità variamente distribuita. Nel disegno la simbologia rossa fornisce l’idea della protezione anticiclonica dei prossimi giorni e della decentrata ed ininfluente circolazione ciclonica del nord-africa, mentre la simbologia blu vuole indicare la possibile evoluzione successiva descritta caratterizzata dai movimenti destabilizzanti da nord e da sud delle due componenti cicloniche in gioco e da una certa inversione susseguente del profilo barico…
Pierangelo Perelli

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